Calcioscommesse, Doni davanti al Procuratore: “Non sono corrotto”

Si è concluso dopo quasi 3 l’interrogatorio di Cristiano Doni davanti al procuratore di Cremona Di Martino, titolare dell’inchiesta sul calcioscommesse. L’ex capitano dell’Atalanta, agli arresti domiciliari dal 24 dicembre scorso, è entrato stamattina nel Tribunale di Cremona senza rilasciare dichiarazioni. A parlare è stato il suo legale Salvatore Pino il quale, al termine dell’interrogatorio, ha confermato ai cronisti presenti quanto ribadito dal calciatore bergamasco al Procuratore: “Non sono un giocatore corrotto”. L’avvocato, che sta valutando una richiesta di revoca degli arresti domiciliari, ha spiegato: “Il mio assistito ritiene di non avere mai fatto nulla contro la sua squadra. Non è un giocatore corrotto, non è uno che si è venduto le partite, ma ha sempre giocato per vincere. Certo – ha proseguito il legale – non doveva avere la consapevolezza che qualche partita fosse con un risultato già acquisito per altra via”.

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