Inter-Roma 3-1, le pagelle: Mancini si affloscia, Abraham spaesato. Mkhitaryan ostinato, Oliveira andamento lento

Pagine Romaniste (R. Gentili) – Il treno che aveva passato dodici stazioni senza fermarsi, trova lo stop a San Siro. La Roma cade inesorabilmente contro l’Inter. I nerazzurri colpiscono forte Mourinho per la terza volta in stagione proprio con tre gol (3-1).

In tre partite nessuna vittoria. L’Inter è superiore alla Roma – la classifica lo afferma – ma i giallorossi di Mourinho, affossato ancora una volta dall’ex amore, che ne condanna la fine della striscia positiva, hanno fatto poco per mostrarsi affamati di smentire la sensazione.

Ci ha provato i primi venti minuti a prendere possesso della gara, ma la Roma è incappata nell’imprecisione di Mkhitaryan e nella sfortuna del colpo di testa di Mancini. Proprio da qui la gara cambia volto. Prima il volto indossava una maschera giallorossa, tramutatasi in nerazzurra al 29’: giocata di prima dell’Inter con imbucata di Calhanoglu perfetta per permettere a Dumfries di battere Rui Patricio, salvatore prima con due interventi, in uscita. Dieci minuti ed arriva il raddoppio di Brozovic (40’).

Ad inizio ripresa, la Roma prova a riaffacciarsi ma la rete di Martinez (54’) di testa spegne qualsivoglia sogno di rimonta, vaneggia dal gol di Mkhitaryan (85’). Si ritorna a guardar dietro più che in avanti, anche se in un campionato così pazzo un po’ di follia a sognare ci vuole.

Mancini ha responsabilità sui primi due gol, Smalling in parte ma è più sfortunato che impreciso. Oliveira non scuote la manovra, che finisce sui piedi di Mkhitaryan. L’armeno cerca di fare il possibile, ma come Pellegrini finisce per deporre le speranze di cambiare il tema del match. Dalle fasce pochi pericoli. Abraham spaesato: davanti non combina nulla, dietro aiuta Lautaro a mettere il tris. El Shaarawy non riconosce Milano e vagheggia confusamente. Oliveira andamento lento.

LE PAGELLE

Rui Patricio 6 – Disperata l’uscita su Dumfries, guarda andare all’incrocio il tiro di Brozovic. Fino al ventesimo aveva tenuto a galla la Roma con gli interventi sulla punizione di Dimarco e – soprattutto – sul tiro dalla lunga distanza di Calhanoglu, dove comunque aveva complicato da sé la parata.

Mancini 4 – Tormentato per il gol sfiorato di testa (27’), avvia il blackout. Sul vantaggio segue Calhanoglu a centrocampo, lasciandogli solo un istante sfruttato dal turco con l’imbucata vincente per Dumfries. Il raddoppio germoglia con la stessa stesura. Calhalonglu se ne va con un bel controllo, lui rimane – e non ha torto –  a tenere la posizione: non tiene Brozovic; si gira male – verso destra, il passaggio era a sinistra – sul passaggio per il croato che lo ubriaca prima di scaraventare il tiro del 2-0.

Smalling 5,5 – Alto per coprire Lautaro, è sorpreso dal tocco di prima dell’argentino e fatica a rientrare in tempo sull’1-0. Scivola nel raddoppio ed apre lo spazio alla conclusone di Brozovic.

Ibanez 5,5 – Non ha grandi colpe sui tre gol. Non riesce a rinculare per fermare Dumfries, nulla può sulla conclusione di Brozovic. Mette un secchio per raccogliere gocce d’acqua che piovono dai buchi di Zalewski.

Karsdorp 6 – Dumfries mette la firma nel duello orange. Vive la sfida spingendosi in avanti mettendo anche un buon cross, sventato dall’attenta retroguardia nerazzurra. Trotterella sul raddoppio: un suo rientro avrebbe potuto aiutare. Mou lo aveva richiamato per l’atteggiamento remissivo, ma che confusione anche quel retropassaggio. Rimedia col velo del gol.

Oliveira 4,5 – Lavora male i palloni che ha e non riesce ad imporre il proprio ritmo, sempre troppo blando. Come quando cerca di opporsi a Brozovic. (Dall’80’ Bove 6 – Giovane luce a San Siro).

Mkhitaryan 6 – Rimane a centrocampo per l’indisponibilità di Cristante, sostituito nel secondo tempo del pareggio di Napoli. Desidera conoscere le zone offensive, dimenticandosi di dover coprire: gli inserimenti di Calhanoglu e Brozovic ne beneficiano. Letti bene il bugiardino tattico, non viene meno ai compiti. Debole il tentativo di tiro del primo tempo, buffo il liscio ad inizio ripresa. Trova finalmente il gol, seppur solo nel finale.

Zalewski 5 – Frettoloso di far salire la squadra, sbaglia la maggior parte degli inviti di prima. Dumfries è imprendibile, ancor di più quando non si è convinti dei propri mezzi. (Dal 78′ Vina 6 – Dà più spinta del giovane italo-polacco)

Pellegrini 5,5 – Duella con Brozovic. Colpi di fioretto e non, lo tarpa per quanto può. Ogni volta che prova a scuotere la monotonia giallorossa, c’è qualcosa e qualcuno che guasta la volontà. Anche per colpa sua: inspiegabile il pallone perso sul raddoppio. (Dal 78′ Perez 5,5 – Fa il suo ed aiuta a trovare il gol, che poi spreca nel recupero in un’occasione che avrebbe potuto significare il 3-2. Che forse sarebbe potuto arrivare con un rigore. .

El Shaarawy 4,5 – Il gol contro il Napoli lo proietta nello stadio che fu casa dal primo minuto. Aveva indovinato la girata al Maradona, a San Siro non ne imbocca una. Sbaglia ogni scelta di gioco e di tempo, chiudendosi nel grigiore collettivo. (Dal 78′ Veretout 6 – Niente, la titolarità non s’ha da fare. Chiamato in causa, risponde nuovamente presente).

Abraham 4,5 – Dopo quel bel velo su Skriniar a destra nei primi minuti non c’è più nulla. Sponde sufficienti, di palloni che arriva neanche a parlarne. È in area sul 3-0. Non copre nessuno: Lautaro stacca da solo. (Dal 78’ Shomurodov 6,5 – Giusta la voglia con cui entra, come la palla che mette per il gol della bandiera).

Mourinho 5 – Terza sconfitta su tre con l’Inter. Sorprende con la formazione titolare, che non convince per la scelta di Oliveira. Mancando di cattiveria, è arrivata una sconfitta larga ma giusta. Giovedì il primo round per avvicinare il sogno Conference.

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