Infantino: “La Var è una soluzione per dare più giustizia e trasparenza al calcio. E’ una tragedia non vedere l’Italia al Mondiale” – VIDEO

Pagine Romaniste (D.Moresco – G.Conflitti) – Gianni Infantino, presidente della Fifa, al termine della consegna dei Collari d’Oro al Coni ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

La Var?
E’ una macchina bellissima, è una soluzione per dare più giustizia e trasparenza al calcio. Nel 2017 entro pochi secondi gli spettatori sia da casa che dallo stadio sanno se l’arbitro ha commesso un errore. In questo senso il lavoro che si sta facendo qui in Italia è all’avanguardia ed eccellente. Ovviamente bisogna applicare la Var per i casi chiari e non per tutte le interpretazioni. E in questo senso aiuta a prendere delle decisioni giuste. Vogliamo tutti la giustizia, anche nel calcio.

C’è veramente la possibilità che l’Italia venga ripescata?
Bisogna qualificarsi sul campo (ride, ndr).

Il calcio italiano si deve rimboccare le maniche…
Certo. Il fatto che l’Italia non sia al Mondiale per tutti gli italiani e i tifosi è ovviamente una tragedia sportivamente parlando. Le tragedie nella vita sono ben altro. Questo però deve essere uno stimolo, bisogna imparare dalle sconfitte rimboccandosi le maniche e lavorando come gli italiani sicuramente sanno fare. Bisogna passare dalle parole ai fatti, rinnovare, riformare, andare alla radice dei problemi e cercare di fare sempre meglio.

Bisogna fare meglio anche nella governance? Bisogna ancora eleggere il nuovo presidente…
La governance è importantissima, è ovvio. Bisogna che chi dirige il calcio italiano abbia più possibilità di decidere, di prendere decisioni e di incidere. Lo sappiamo tutti che qui in Italia da anni si parla degli stadi e dei movimenti giovanili, ma come dicevo bisogna passare dalle parole ai fatti. Penso che possiamo trarre spunto da questa sconfitta per tornare ai vertici.

Le Olimpiadi?
Adesso però parliamo di calcio e non del movimento olimpico. Tutte le valutazioni saranno fatte in tempi opportuni, adesso dobbiamo pensare all’organizzazione del Mondiale in Russia. Sarà un Mondiale spettacolare e bellissimo con degli stadi assolutamente fantastici e con tutto un 
paese, dal presidente Putin fino all’ultimo cittadino, che vuole ricevere e accogliere tutto il mondo per festeggiare. Non è una questione di persone, ma una questione di festa popolare.

Lei è un grande rinnovatore e amico di Putin, il quale però sembra essere stato radiato dal movimento olimpico…
Il movimento olimpico ha impiegato 5 anni per prendere una decisione. Per adesso noi ci basiamo sui fatti e non sulle speculazioni. Sono contento di essere un rinnovatore e di fare le cose. Le cose vanno fatte quando vanno fatte con i documenti in mano. Adesso come dicevo prima, la cosa più importante è l’organizzazione del Mondiale.

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