Incroci Roma: Zabaleta e Juan Jesus

juan jesus

La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – Ansaldi ha preso un’altra via, l’Inter è andata in anticipo su un pallone che la Roma poteva al massimo palleggiare a centrocampo, senza la possibilità di far gol. Non oggi, magari tra dieci giorni sì. Ansaldi adios, ma gli incroci con l’Inter non sono finiti. Perché in ballo c’è un altro argentino, almeno uno, chissà quanti altri. L’uno è Pablo Zabaleta, terzino di 31 anni del Manchester City che Roberto Mancini vorrebbe tornare ad allenare e che Walter Sabatini preferirebbe aver con sé per ripetere l’operazione Maicon, che almeno 12 mesi da ricordare alla Roma li ha regalati.

L’ESTERNO – Corsi e ricorsi, l’incrocio è servito. Ed è un ballo destinato a durare ancora. Dall’Inghilterra, sponda City, c’è la disponibilità a far partire Zabaleta, con il contratto in scadenza tra una stagione e reduce da un’annata con poche presenze e molti infortuni. Ma gli stop non spaventano, almeno non più di tanto. E la Roma può giocare forte sui buoni rapporti con il club inglese, con cui un anno fa, di questi tempi, trattava con profitto l’acquisto di Edin Dzeko. Il club ha sondato il terreno con l’intermediario incaricato dell’operazione, tra l’altro avvistato a Roma ieri. Di più, da Trigoria hanno mosso qualche passo concreto, facendo arrivare all’orecchio del giocatore la possibilità di offrire un contratto triennale. Si ascolta, si ragiona, ma non è ancora il tempo dell’affondo. Discorso, in fondo, valido pure per De Sciglio, che gioca nell’altra Milano.

AL CENTRO – Ma affondi, ancora no. Perché la Roma vuole chiudere al meglio questo bilancio, concentrandosi più sulle cessioni che su altro. Ma in prospettiva, neppure troppo lontana, Spalletti ha chiesto di rinforzare la difesa anche con l’arrivo di due centrali, uno dei due mancino. E in questo senso, riecco l’Inter. Riecco un giocatore che la Roma ha trattato a lungo anche la stagione scorsa: Juan Jesus è in uscita dal club nerazzurro, Sabatini pensa al prestito con riscatto prefissato. Operazione fattibile, molto più semplice rispetto a quel Murillo che alla Roma piace tanto ma che costa oltre 20 milioni.

SCHICK SI FA – Non solo Inter, ma occhi pure più a sud. Sabatini e Spalletti hanno puntato Milan Badelj per il centrocampo, solo una volta che sarà partito Paredes. «La Roma è un grande club – ha detto a Retesport l’agente del croato, Dejan Joksimovic –. Non escludo che abbia già parlato con la Fiorentina». La tavola è ben apparecchiata. Lo è meno per Lucas Digne: smentita l’indiscrezione che voleva il Psg disposto ad abbassare a 10 milioni la richiesta, la Roma ha interrotto da un po’ i contatti con Parigi, che ha in mano anche altre offerte per il laterale. Finché Digne resterà fermo sulla sua voglia di Roma, in ogni caso, c’è ancora qualche speranza di successo. Sanabria sempre più verso Tottenham: il rilancio del Rubin Kazan non trova il gradimento del giocatore. Iago Falque è virtualmente del Torino, dopo l’incontro tra Petrachi e Sabatini a Trigoria: prestito con diritto di riscatto. C’è ancora qualcosa da limare per Ljajic. Gyomber: può andare in prestito al Pescara, su Doumbia la Roma pare essersi arresa all’idea di cederlo al Basilea non a titolo definitivo, ma in prestito con riscatto condizionato. Un attaccante è invece in arrivo: lo Sparta Praga ha interrotto i colloqui con la Samp per Schick, ormai vicino allo sbarco a Trigoria per 3 milioni, che Sabatini spera siano meglio spesi rispetto a quelli di Doumbia.

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