Il Tempo – Occhio di falco già in Coppa Italia

Goal-line technology is tested during En

Ecco la Goal line tecnology. Il sistema per smascherare i gol fantasma farà il suo esordio in occasione della finale di Coppa Italia in programma il prossimo 7 giugno allo stadio Olimpico. Sarà l’aquila Olympia a tenere a battesimo l’occhio di falco, Lazio e Juve saranno le prime due squadre che avranno la certificazione tecnologica delle loro marcature (la Juve giocherà in casa solo per il sorteggio). La decisione – avallata ieri nel corso dell’Assemblea di Lega – toglierà uno dei principali argomenti di discussione al Bar Sport: gli sportivi italiani potranno pur sempre accalorarsi per i dibattiti su rigori e fuorigioco.

Il sistema dell’Hawk-Eye (occhio di falco) consiste nell’utilizzo di sette telecamere piazzate su ciascuna porta in grado di poter cogliere i movimenti della palla da angolazioni diverse. Le telecamere sono collegate a un computer che stabilisce con certezza assoluta se il pallone ha interamente oltrepassato la linea di porta. Sviluppata in Inghilterra a partire dal 2001, la tecnologia è gestita dalla Hawk Eye Innovations, di proprietà della Sony: già da tempo introdotta nel tennis e nel cricket, ha ottenuto il placet dalla Fifa a partire dal 2012. Nel calcio è stata utilizzata per la prima volta in occasione degli ultimi Mondiali in Brasile, e immediatamente adottata dalla Premier League inglese e nella Bundesliga tedesca. A partire dalla prossima stagione il sistema verrà installato su tutti i campi di calcio della serie A. I costi di realizzazione si aggirano intorno ai 180 mila euro per ogni stadio.

Ma ieri l’Assemblea di Lega ha assegnato i diritti televisivi di Coppa Italia e Supercoppa italiana del triennio 2015/2018 alla Rai per circa 66 milioni al termine della trattativa privata. Un altro milione sarà incassato dai diritti radiofonici, venduti sempre alla Rai, e per il pacchetto internet e mobile acquistato da Telecom. La cifra complessiva inferiore agli 84 milioni richiesti nel bando iniziale, ma superiore ai 60 milioni incassati nell’ultimo triennio.

Ma nella riunione di via Rosellini sono state messe sul tavolo diverse proposte per valorizzare il movimento calcistico. Tra le varie ipotesi c’è anche quella di far disputare alcune partite di Coppa Italia all’estero (ottavi e quarti di finale nel periodo tra dicembre e gennaio) come confermato dal presidente di Lega Maurizio Beretta. «C’è stata una riunione tecnica col nostro licenziatario per i diritti internazionali, durante la quale si è discusso di tante proposte – ha ammesso Beretta – la Lega sta vagliando tante idee per valorizzare l’immagine del calcio italiano all’estero, ma al momento non sono state prese decisioni. Far giocare alcune partite ufficiali (di campionato ndr) oltre confine si scontra con problemi di compatibilità e complessità organizzative. Abbiamo un potenziale importante – ha concluso – fra le ipotesi c’è la possibilità di giocare all’estero qualche partita di coppa Italia». Che cosa non si farebbe per una manciata di euro.

 

Il Tempo – S. Pieretti

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