“Impossibile escluderci dalle coppe”. Le società che avevano aderito alla “rivolta” replicano alla Uefa: è ancora caos

Il Tempo (S. Pieretti) – La diatriba tra i club fondatori della Superlega e l’Uefa non è affatto conclusa. Le indiscrezioni arrivate da Nyon che vedrebbero l’esclusione per due stagioni dalle competizioni europee di Juventus, Milan, Real Madrid e Barcellona ha generato la reazione delle quattro società.

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Non c’è possibilità di esclusione dei club dalle competizioni europee – sottolinea una fonte vicina alla Superlega – c’è un ordine del tribunale di Madrid che lo impedisce chiaramente. Le persone nei comitati disciplinari dell’Uefa sono giudici e avvocati che sarebbero soggetti a sanzioni severe, responsabilità civile e forse anche responsabilità penale se ignorassero un ordine del tribunale. Anche in Svizzera, che è vincolata da un trattato a rispettare un ordine del tribunale di Madrid”.

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La Superlega è già morta, per il solo fatto che i club inglesi non parteciperanno, così come le squadre tedesche e francesi che non sono mai entrate nell’accordo. È bastato poco per far morire un progetto mai nato. Oggi la Superlega resta un’illusione di quei pochi club pieni di debiti che non avrebbero modo di continuare a mantenere – per meriti sportivi – quella posizione predominante che per forza di cose, considerando il disavanzo nei bilanci verrà meno nei prossimi anni. Lo Sport, in generale, e il mondo del calcio in particolare ha bocciato questa politica di arrogarsi il diritto di partecipare – senza alcun merito sportivo – a una competizione che ucciderebbe i campionati nazionali prim’ancora che le competizioni europee.

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