Il vero comandante è Manolas. In Portogallo serve a tutti i costi

Dalla cessione di Antonio Rudiger nel 2017, Kostas Manolas è diventato il perno centrale della difesa della Roma. È lui il vero comandante del reparto: detta i tempi, legge in anticipo le azioni offensive degli avversari e ci mette la giusta cattiveria. Il suo ruolo è diventato ancora più importante quando Monchi la scorsa estate ha ceduto Strootman e Nainggolan e non ha investito in un centrale di difesa titolare, confermando Fazio e Jesus e acquistando Marcano. Una strategia che ad oggi si è rivelata disastrosa per i 54 gol subiti nelle tre competizioni di cui 36 in campionato. Quando il greco resta in panchina o è infortunato, la Roma cade in balia degli avversari: le uniche vittorie in sua assenza sono arrivate con Viktoria Plzen, Entella e Chievo. Domani sera contro il Porto sarà al suo posto dopo aver smaltito sia la distorsione alla caviglia destra rimediata a Frosinone, che l’influenza intestinale che lo ha tenuto a casa nel derby. Non è ancora deciso chi lo affiancherà al Do Dragao: Fazio resterà in panchina dopo gli svarioni del derby, quindi a contendersi il posto saranno Marcano e Jesus con lo spagnolo leggermente favorito.

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