Il sogno di Tor Vergata: diventare il villaggio degli atleti del mondo

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La Repubblica (G.Vitale) – A gennaio il ministero delle Infrastrutture lo elesse luogo simbolo delle grandi incompiute italiane. Oggi, con il sogno di ospitare i Giochi, l’area del cantiere infinito di Tor Vergata torna protagonista delle ambizioni tricolori: «Credo proprio che il Villaggio Olimpico si farà lì», ha annunciato il presidente del Coni Giovanni Malagò. Sempre che, ovviamente, nel 2017 il Cio preferisca Roma a Parigi e Los Angeles, giusto per citare le sfidanti più temibili. Ha vinto dunque la terna Montezemolo-Malagò-Pancalli: la squadra Marino-Caudo-Cattoi che spingeva invece per l’area Saxa Rubra-Salaria non ha potuto fa altro che cedere le armi.

A conferma dell’irrilevanza del Campidoglio nella partita olimpica. Troppo caotico il quadrante a Nord della capitale – è stato il ragionamento – per di più in contrasto con i desiderata del Cio, che pretendono una logistica degli impianti che sia la più concentrata possibile. E Tor Vergata, «dove saranno realizzati nuove strutture e completate quelle esistenti », offrirebbe agli atleti la possibilità di soggiornare in un’area dove si può anche gareggiare. Inoltre, dopo l’evento, le residenze che si andranno a costruire saranno facilmente convertibili in alloggi per studenti, così trasformando il secondo polo universitario della capitale in una sorta di campus stile americano.

Ma c’è di più. In prospettiva Tor Vergata potrebbe essere raggiunta dalla metropolitana. Due le opzioni: o attraverso lo “sfioccamento” della linea C, oppure spostando il capolinea della A, attualmente ad Anagnina, proprio a ridosso della Città dello Sport firmato Calatrava: 2,5 chilometri in più, con tre nuove fermate. Saranno dunque tre i poli delle Olimpiadi 2024. Oltre a Tor Vergata, il cui palazzetto in fase di ultimazione dovrebbe ospitare il basket e il volley, l’area dell’Olimpico (per calcio e atletica) e del Foro Italico (per tennis o nuoto), più la Nuova Fiera di Roma, dove si disputerà il più alto numero di gare: dalla scherma al tennis tavolo passando per lotta e judo. Uno schema ancora in costruzione, in attesa che a gennaio il governo firmi la lettera di garanzia per lanciare ufficialmente Roma verso questa nuova sfida.

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