Il cripto sponsor quasi in fuorigioco: si cerca una soluzione

Il Corriere della Sera (P.Tom.) – Lo sponsor Digitalbits compare ancora sulla maglia dell’Inter a una settimana dall’inizio del campionato, anche se è già stato rimosso da quelle della Primavera e della squadra femminile. Il marchio di criptovalute dell’imprenditore Al Burgio e della sua Zytara Inc. con sede nel Wyoming, ma in capo ad una finanziaria di Cayman, ha preso un po’ troppo alla lettera il concetto di “moneta virtuale”: i soldi previsti per la sponsorizzazione non si vedono e bisogna capire se nell’anno orribile delle valute digitali sui mercati azionari (-79%) si vedranno mai.

Per l’Inter, e in seconda battuta per la Roma (i cui accordi prevedono meno della metà degli introiti rispetto agli 80 milioni destinati ai nerazzurri in un triennio) il problema è serio. La Roma in realtà lascia intendere di non avere problemi, mentre l’Inter ha rimosso il marchio principale anche dalla cartellonistica, dal sito web e dalle maglie di donne e ragazzi, ma non ancora da quelle della prima squadra.

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