Iago Falque e Ljajic, il Toro punta sul fioretto. Cairo: “Sono ottimista”

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La Stampa (F.Manassero) – La tela granata: tanti puntini da colorare. Ma il risultato finale, considerato il materiale, potrebbe essere un Euro Toro: un’opera d’arte insomma. È quello che spera in primis Urbano Cairo, pronto ad annunciare i primi colpi dopo una fase di apparente stallo. A cominciare da Adem Ljajic e Iago Falque dalla Roma, doppio prezioso arrivo che non ha negato neanche il patron granata, pizzicato a Roma in visita all’«amico Giovanni Malagò», il presidente del Coni sfuggitogli l’altro giorno a Torino per impegni inderogabili. «Sono abituato a fare le cose e poi ad annunciarle – le parole del patron granata –. Ci stiamo lavorando, sono ottimista. D’altronde il nostro mercato è cominciato da poco, stiamo ragionando su diversi obiettivi per fare gli interventi giusti e poter consegnare al tecnico un gruppo all’altezza. Competitivo».

NEL GIRO DEI PIU’ FORTI – Per il Toro e Mihajlovic il modo migliore per cancellare l’ultima amara stagione è rientrare nel giro dei più forti, di quelli che giocano le competizioni internazionali. Un traguardo che il club non sotterra più sotto la sabbia come un inconfessabile gioco proibito. «L’Europa? Se facciamo investimenti importanti è perché crediamo di fare delle buone cose – ancora Cairo – L’importante è lavorare bene perché l’obiettivo finale dipende da questi mesi, da come ci comportiamo sul mercato». Un tavolo che il Torino nelle ultime stagioni ha imparato a conoscere anche nei ritmi, e a domare. Così, dopo aver quasi chiuso la pratica attacco con due innesti di fioretto – a proposito, per Immobile è uscito allo scoperto il Napoli «ma non a 11 milioni», così il patron De Laurentiis – le prossime mosse del ds Petrachi riguarderanno l’ingaggio di qualche peso massimo per la mediana, a cominciare da Juraj Kucka del Milan, per il quale è pronta una nuova offensiva. Con Baselli cavallo di Troia?

INGORGO SULLE FASCE – L’ingorgo oggi è sulle fasce sia in entrata che in uscita. A destra ci sono i pruriti di Bruno Peres, il cui agente è tornato in Italia (evidentemente in attesa di eventi importanti), e l’assalto del Sassuolo a Zappacosta, che piace anche alla Roma come alternativa al brasiliano. I granata nel frattempo seguono De Silvestri della Sampdoria e la vecchia conoscenza D’Ambrosio, ma c’è anche Thomas Meunier del Bruges. «Costo poco, so che Torino, Napoli e Sassuolo mi cercano», l’auto-promozione del nazionale belga. Invece sulla corsia opposta non è detto che torni il baby Antonio Barreca: il Cagliari l’ha riscattato per 1 milione e il Toro non ha ancora deciso se avvalersi del controriscatto. Ha tempo fino a domani.

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