Iago e i «fratelli». La rivoluzione della Roma è made in Genoa

iago falque

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese)Totti e Iturbe sicuro. Ma poi? Il resto è tutto in ballo, in casa Roma si va verso l’ennesima rivoluzione dell’attacco. Dei 9 attaccanti utilizzati nella stagione appena conclusa, infatti, solo il capitano e l’attaccante argentino sono certi di essere ai nastri di partenza anche il 6 luglio, quando a Pinzolo partirà ufficialmente la nuova stagione romanista (a proposito, Castan ha superato la visita d’idoneità: «Uno dei giorni più belli della mia vita»). Gli altri no, sono tutti nel frullatore del mercato del d.s. giallorosso Walter Sabatini. Come ci sta dentro Iago Falque, sempre più vicino alla Roma.

A MILANO Martedì sarà una giornata importante per la Roma, con il d.s. che a Milano incontrerà prima il Cagliari per la vicenda Nainggolan e poi il Genoa per Bertolacci e Iago Falque. Sabatini, infatti, si sta convincendo che per il ruolo di esterno lo spagnolo possa essere la soluzione giusta, anche se va a caccia di un sensibile sconto da parte di Enrico Preziosi. La prima richiesta del presidente del Genoa, infatti, è stata di 14 milioni, mentre Sabatini spera di trovare la soluzione intorno ai 10-11, ancora meglio se con la formula del prestito oneroso e diritto di riscatto, in modo da scaricare i costi di acquisto del giocatore sul bilancio della prossima stagione. Si potrebbe trovare una soluzione — per Iago e per Bertolacci — intorno ai 15 milioni. E non è detto che con il Genoa Sabatini non parli anche di altro, magari di Perin per la porta e di Perotti.

CAPITOLO ESTERNI La voglia di arrivare a Iago Falque nasconde le tante incognite nell’attacco futuro della Roma. Tra gli esterni della stagione appena conclusa, infatti, Florenzi è sempre più destinato a fare il terzino destro, Gervinho ha già salutato tutti e si aspetta solo l’ufficialità del suo passaggio all’Al Jazira, Verde può finire a Cagliari nell’ambito dell’eventuale riscatto di Nainggolan e Ibarbo è in bilico nella stessa operazione di Verde, nonostante i 2,5 milioni di euro già spesi dalla Roma per un prestito semestrale. La sensazione è che nel caso in cui non si arrivi a Nainggolan, verrà lasciato in Sardegna anche il colombiano. Poi c’è Adem Ljajic, che la Roma sta valutando di vendere in caso arrivasse un’ottima offerta economica. Il serbo, infatti, due anni fa è costato 11 milioni di euro (più 4 di bonus), ma sul prezzo dell’eventuale rivendita c’è da girare alla Fiorentina il 20% sull’eventuale differenza tra la rivendita e la nuova cessione.

QUESTIONE CENTRAVANTI Poi c’è il grande problema di Destro e Doumbia, 32 milioni di euro che pesano come un macigno sulle casse giallorosse. Sabatini deve piazzarli, possibilmente trovare qualcuno che lo faccia rientrare di quanto investito. Non è facile, non sarà facile. Ma da quei soldi dipende anche il futuro centravanti della Roma, la punta centrale che Garcia ha messo al primo posto delle priorità. La Roma ha una serie di nomi sul taccuino, ma tutti molto costosi: Bacca, Dzeko, Benteke e Lukaku. Poi c’è Immobile, anche più di un’idea. E chissà chi altro ancora che frulla nella testa del d.s. giallorosso.

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