I gravi errori del modesto Cakir. I limiti di un gruppo senza identità

Roma fuori dopo i tempi supplementari complice un calcio di rigore dato al Porto grazie al Var e uno – netto – non dato alla Roma senza neppure consultare il Var. Rabbia immensa e un neppur vago senso di ingiustizia. .La Roma, al di là di questo o quel sistema di gioco, ha tentato di portare avanti una gara da provinciale, senza avere – però – il vero spirito della provinciale. Troppo molle nella testa e nelle gambe. Incapace, costantemente, di fare due o tre passaggi di fila. Contro un avversario, il Porto, apparso non irresistibile in difesa. Lo scrive Il Messaggero.

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