Gonalons: “Monchi e Di Francesco mi hanno detto che avrò buone possibilità di giocare. La Roma mi ha accolto bene”

Il neo acquisto della Roma, Maxime Gonalons, ha parlato ai microfoni dell’emittente francese RMC Sport delle sue sensazioni all’arrivo nella Capitale e del suo addio al Lione. Ecco le sue parole:

Maxime, dopo 17 anni di Lione, non ti fa strano essere in un altro club?
Sì, è un po’ strano, soprattutto quando sono arrivato Domenica. Ma sono stato molto ben accolto da tutta l’AS Roma. Sto iniziando a orientarmi il tutto si sta sviluppando lentamente. Il mio agente è italiano, e anche altri parlano quella lingua. E’ abbastanza vicino al francese, quindi penso di parlare correttamente l’italiano nei prossimi mesi.

Avete mai avuto una discussione con il nuovo allenatore sulle sue aspettative?
Si, ma le cose sono state fatte abbastanza rapidamente. A Lione non hanno compreso la mia situazione. Il mio agente ha iniziato a lavorare e la Roma ha rapidamente mostrato interesse. Ho parlato con l’allenatore e Monchi per telefono. Non mi hanno detto che sarò titolare indiscusso, ma avrò buone possibilità di giocare. Non ho esitato a lungo per far parte di questo grande club italiano.

Tutto nasce da un’intervista in cui si parlava le ambizioni del Lione che ha fatto infuriare Jean-Michel Aulas. Come hai vissuto questo episodio?
Sono stato 17 anni in questo club, mi conosceva a memoria. Conoscevo tutti i componenti, dalla donna delle pulizie al presidente. C’è stato un malinteso riguardo i miei commenti. Non volevo sminuire il club, loro sanno che cosa significa per me OL. La risposta del presidente mi ha toccato, perché poteva agire in modo diverso, sarebbe potuto rimanere tra di noi. Volevo solo sapere che tipo di squadra stavano costruendo per la prossima stagione. Il Lione ha bisogno di crescere, le ambizioni sono molto grandi. C’era sempre un sacco di pressione e la necessità di ottenere risultati. Non posso parlare di Aulas. C’è sempre stato per me. E’ il capo, il boss che mi ha pagato per tutti questi anni. Ha dato tutto per educarmi e sono qui oggi è anche grazie al Lione. Fa parte del calcio, mi sono lasciato col club in un modo ottimo. Ho avuto una discussione col Presidente, ma non deve chiedermi scusa, le ho sempre date per scontate. Ho un rispetto enorme per Aulas e per quello che ha fatto per il Lione. Non potrò mai parlare male del club. Non li ho traditi.

Che momento sta vivendo il Lione con la tua partenza, sommata a quella di Tolisso e Lacazette?
Inannzitutto vorrei congratularmi con Alexander. Venduto per 60 milioni di euro all’Arsenal, non so se si è reso conto. Il club perde un grande giocatore ed un grande uomo. Ho sentito che il Lione vuole voltare pagina e prendere giocatori diversi. Gli auguro il meglio e di vincere titoli.

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