Messaggero (A. Abbate) – Il Governo fa sul serio: entra a gamba tesa sulla giustizia sportiva e prova a riformare i ricorsi in modo che la classifica non possa cambiare a campionato in corso, come accaduto recentemente con il caso Juventus. C’è infatti una revisione delle norme dei processi sportivi nella bozza del decreto legge su pubblica amministrazione e sport, atteso per domani in Consiglio dei ministri, come Abodi aveva preannunciato: “Quando il reato contestato riguarda stagioni sportive precedenti aveva detto il ministro dello Sport a me piacerebbe che quella corrente proseguisse il suo iter e che i procedimento sportivi tra la fine del torneo e l’inizio di quello successivo. Perché ci sono dei club che devono continuare la competizione con delle certezze, il primo tema è il rispetto”.

Nella bozza di riforma si deciderebbe infatti l’illecito solo alla fine di un torneo e le sanzioni diventerebbero effettive una volta passate in giudizio. L’intervento dall’alto del Governo riguarderà anche altre federazioni, ci sono diverse vicende sotto la lente, non solo il caso Juventus e il calclo. Nella bozza del decreto ci sono anche modifiche al trattamento fiscale delle plusvalenze delle società sportive professionistiche e il riordino della disciplina di mandati e deleghe dei componenti degli organismi sportivi. Su questo tema, trapela, si interverrà in due tempi, anche in vista della pronuncia della Corte Costituzionale, attesa per il 5 luglio.