Ghedini sul caso diritti tv: “La mia telefonata a Galliani? E’ stata violata la legge”

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Con grave violazione di legge che sarà perseguita in ogni sede è stata pubblicata quest’oggi sul Corriere della Sera una mia recentissima conversazione telefonica intercorsa con Adriano Galliani che assisto quale difensore. Si tratta della pubblicazione della conversazione di un difensore, vietata per legge, che non mi risulta ancora nella disponibilità delle parti e per cui comunque vige l’obbligo di distruzione o quantomeno non pubblicazione. È quanto dichiara in una nota l’avvocato Niccolò Ghedini in merito a un articolo pubblicato dal Corriere della Sera che dà conto di una telefonata intercettata tra Ghedini e il vice presidente della Lega Calcio, Adriano Galliani, rispetto a un filone di indagine sul caso Infront e l’assegnazione dei diritti tv. Galliani non è indagato ma è stato intercettato come «terzo» di interesse investigativo, riporta il quotidiano, secondo cui la conversazione telefonica sarebbe avvenuta alla vigilia delle audizioni dell’Antitrust in merito all’istruttoria avviata sull’asta e la ripartizione dei diritti tv del calcio tra Mediaset e Sky. Circostanza smentita da Ghedini, che afferma: “Vi è fra l’altro una assoluta invenzione ove si prospetta che la telefonata sarebbe avvenuta prima delle audizioni all’antitrust, che invece per quanto attiene RTI vi erano già ampiamente state”. “Come è facile intuire – prosegue il legale – si trattava soltanto di conoscere chi fossero i colleghi che seguivano la Lega Calcio per ottenere da loro ulteriore documentazione utile anche per il procedimento penale per cui in data 28 settembre vi era stato da parte mia un accesso presso la Procura della Repubblica di Milano, ampiamente riportato dalla stampa. Fra l’altro, non vi fu necessità alcuna poi di contattare quei colleghi avendo reperito direttamente tutti i documenti. Che vi possa essere una coincidenza di posizioni di fronte all’antitrust fra tutti i soggetti chiamati a rispondere in concorso è talmente ovvio ed evidente che non merita commento alcuno. Sarà comunque investita l’autorità giudiziaria – conclude Ghediniper far luce su questo gravissimo episodio che incide pesantemente sulle libertà e sui diritti costituzionali della difesa“.

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