Gervinho e Iturbe, destini incrociati ma con un finale diverso

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Pagine Romaniste (Y.Oggiano) – Gervinho e Iturbe sono stati ad un passo dalla cessione e letteralmente con la valigia pronta per andare uno all’Al Jazira e l’altro al Genoa ma alla fine entrambi, chi in un modo e chi in un altro sono rimasti alla Roma.

Gervinho era promesso sposo all’Al Jazira per 14 milioni di euro ma, le sue esose richieste, hanno fatto cambiare idea anche agli uomini più ricchi della terra mentre Iturbe era in partenza per Genoa ma poi Garcia, come detto nella conferenza di Frosinone, ha posto il veto sulla sua cessione.

Lo scorso anno per Gervinho e Iturbe è stato al limite del disastroso pochissimi gol e tante prestazioni incolore con una differenza tra i due, l’argentino ci ha messo sempre la “garra” impegnandosi ai limiti delle sue possibilità culminando con la perla del derby. L’ivoriano, invece, è stato sempre un corpo estraneo e spesso quasi svogliato nel giocare segnato, forse, dal Mondiale e dalla Coppa d’Africa.

L’estate per i due non è stata affatto semplice, gran parte dei tifosi li voleva fuori da Roma ma i ragazzi hanno continuato a lavorare duro facendo arrivare risultati soprattutto dalla parte di Gervinho che, in amichevole contro Real e Valencia, ha fatto vedere di essere tornato quello di una volta mentre per Iturbe i fantasmi dell’annata precedente erano sempre più opprimenti con la classica agitazione nel fare le giocate.

L’estate di Iturbe, e forse la carriera in giallorosso, svolta quando il giocatore è vicinissimo alla cessione al Genoa e i tifosi cambiano idea su di lui creando addirittura un hashtag di tendenza #SaveIturbe. Il trasferimento salta proprio alle porte di Roma-Juventus, non una sfida qualsiasi, dove l’argentino risponde presente alla fiducia datagli facendo espellere Evra e compiendo delle giocate preziose ai fini del risultato.

Il suo inizio è esaltante ma altrettanto non si può dire di Gervinho. L’esterno, schierato titolare contro Verona e Frosinone, è apparso un fantasma, un lontano ricordo di quello che era e che forse non tornerà più. Che sia un caso che parta titolare solamente nelle partite fuori casa? Vedremo se il tempo ci darà ragione.

Dall’altra parte del campo, invece, Iturbe va forte, è trasformato grazie ad una sicurezza mai avuta durante la sua avventura a Roma e lo dimostra anche a Frosinone. Non parte titolare, ma questo lo sapeva già, subentra nel finale e spacca in due la partita con una ripartenza che chiude i giochi e con un gol, di ottima fattura, che poteva sembrare facile ma che invece non lo era.

Gervinho e Iturbe, destini incrociati durante l’estate ma con un finale diverso.

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