Gerson: «Roma, non ti pentirai»

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TuttoSport (S.Carina) – Il più atteso. Non fosse altro perché il costo che lo precede (16,5 milioni) è di quelli che non possono passare inosservati. Soprattutto perché non capita tutti i giorni di spenderli per un ragazzo di appena 19 anni. Il sorriso contagioso di Gerson è già un bel biglietto da visita, unito al profilo basso tenuto dal ragazzo che nelle settimane scorse si era lasciato invece andare a qualche scivolone evitabile («Io e la mia famiglia abbiamo pensato che fosse meglio iniziare a Roma, per poi andare in altri club», 18 giugno). Ieri invece nessuna gaffe e un’entrata in punta di piedi in un mondo per lui tutto nuovo. È il trentanovesimo brasiliano della storia del club. Trentanove, come gli anni di Totti che negli scorsi mesi gli aveva mandato attraverso Sabatini la maglia numero dieci con su impresso il suo nome proprio per convincerlo: «Quello fu un regalo che mi fece molto felice ma solo un regalo, la maglia di uno dei migliori giocatori del mondo. A chiunque avrebbe fatto piacere riceverlo». Per ora si è accontentato della maglia numero 30, quella con la quale ha esordito nel Fluminense.

In patria Gerson è considerato un talento cristallino anche se non ha preso parte al Mondiale under 20 e non è stato scelto nemmeno nella selezione per l’Olimpiade di Rio. Vedendolo giocare sembra più un classico numero 8 che un trequartista ma qualità e gioventù permetteranno a Spalletti di plasmarlo nel ruolo che riterrà più appropriato: «Mi piace giocare, avere la palla, costruire assist e fornire passaggi decisivi ai miei compagni. Ma anche andare al tiro. Ho scelto la Roma perché è un grande club e ho pensato fosse la scelta migliore. Qui c’è una grande tradizione di giocatori brasiliani e vorrei lasciare anche io il segno come tanti altri in passato. Falcao? È stato un grande, anche se non l’ho mai visto giocare. Per vedere lui, invece, bisognerà aspettare poco: «So che da me si aspettano tutti molto, ma sono pronto a tutto. Farò del mio meglio, sono convinto che non avrò problemi».

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