Corriere della Sera (U. Trani) – Anche se l’idea di calcio è completamente diversa, la Roma di Gasperini ha nel dna qualcosa di quella di Ranieri. Non la proposta ma il rendimento. I giallorossi restano i migliori nei punti raccolti (70) nel 2025 (7 più del Napoli e 8 più del’Inter) e soprattutto nei gol incassati (appena 15 da gennaio). Non basta, però, per sentirsi al sicuro. In partita e nemmeno in classifica, dove la priorità è (almeno) il quarto posto per tornare in Champions dopo 7 anni.

A unire il passato e il presente è ancora la difesa. Il top della serie A. Merito dei singoli, a cominciare dal portiere: sono solo 5 le reti subite da Svilar nelle prime 10 partite di questo campionato cosi come sono 5 i clan sheet. Nella metà dei match disputati è rimasto imbattuto. Solida e compatta con Ranieri: 11 gare – su 20 – senza subire gol nel 2025 (12 contando pure l’Europa League), prendendone solo 10.

Ma il mal di gol della Roma potrebbe incidere sull’equilibrio del sistema di gioco. Perché Gasperini, cercando più di una soluzione per avere più efficacia in attacco, si sta prendendo più di un rischio. Lo ha sempre fatto, portando – oltre ai laterali – un centrale difensivo nella metà campo avversaria per agevolare gli attaccanti. L’attacco fa cilecca anche con la difesa che oggi si scopre per aiutarlo nella finalizzazione.