VIDEO – Garcia: “Keita non ci sarà, ha un problema al polpaccio, De Rossi convocato. Ho ritrovato un gruppo con freschezza mentale e fisica, motivato. Totti non lo convoco, deve lavorare sul piano fisico. Per il mercato c’è tempo per valutare le cose. Lavoriamo per migliorare ma non sarà una rivoluzione. Emergenza a centrocampo ma ci sono varie soluzioni che posso usare. Strootman sta benissimo, mentalmente e fisicamente. Non mi sento precario” – FOTO

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Giorno di conferenza stampa per mister Garcia che precede la partita contro il Chievo che sarà uno dei banchi di prova per l’allenatore francese. Queste le sue parole:

De Rossi e Keita?
I miei migliori auguri a tutti. Keita non ci sarà, ha un problema al polpaccio e non è recuperato. Daniele è convocato, valuteremo domani, ha preso una botta domenica.

E’ soddisfatto della squadra?
Ho ritrovato un gruppo con freschezza mentale e fisica, motivato. Si allenano con entusiasmo e gioia, per me è molto importante.

Totti?
Non lo convoco, non è ancora al 100%, deve lavorare sul piano fisico. Si avvicina il suo rientro, è una buona notizia. Non andava rischiato. Tra pochi giorni starà in gruppo.

Chievo e poi Milan, partite decisive…
Come sapete mi occupo solo della cosa importante per la squadra, che è la partita di domani, Giochiamo per vincere, lo stesso faremo domani, l’obiettivo è rimanere in alto in classifica e avvicinare la Champions e il primo posto. Sono sereno e combattivo, mi anima solo il vincere e continuare la serie iniziata col Genoa.

Il mercato lo farete subito o a fine gennaio?
Posso solo dire che Iturbe è andato. Approfitto di questa possibilità per dire che Manuel ha dato sempre il meglio di sé stesso per la Roma, ero veramente soddisfatto del suo atteggiamento. Gli auguro tutte le buone cose che merita, farà una seconda parte di stagione al meglio e tornerà da noi più forte di prima. Dobbiamo sostituirlo, Walter ci sta lavorando, c’è tutto il tempo, il mercato è iniziato ieri e chiude a fine gennaio, c’è tutto il tempo di valutare le cose. Mi importa solo della partita di domani.

Cosa non ha funzionato con Iturbe?
Non serve fare un bilancio, deve avere fiducia in sé stesso. E’ ancora giovane, qualunque cosa successa qua gli servirà come esperienza per il futuro, lo seguirò e gli auguro tutta la felicità calcistica.

Ha cambiato metodi d’allenamento? Se sì perché?
Quando dico le cose è perché le penso, non per fare fumo. Credo che ogni persona stia cercando di migliorare il suo lavoro. Nel calcio si cerca sempre di migliorare le cose, lo facciamo con lo staff. Non avremo più partite ogni tre giorni, è una cosa buona, avremo più tempo di lavorare su differenti punti. Abbiamo lavorato tutta la settimana scorsa, avremo i giorni dopo il Milan per migliorare le cose, non sarà una rivoluzione, ma anche i dettagli possono fare la differenza.

Si aspetta rinforzi in difesa?
Queste sono cose di mercato, in difesa abbiamo giocatori giovani, ma non ho chiesto rinforzi sul piano difensivo. Rudiger e Digne sono giovani e stanno migliorando. Antonio ha dimostrato belle cose nelle ultime partite, ha potenzialità importanti. Non ci saranno più partite ravvicinate, che ti tolgono energia mentale e fisica. Io sono qui per parlare del Chievo, è una trasferta difficile, hanno una buona classifica, lottano sempre e infatti fanno più falli di tutti. Non ci lasceranno niente, dovremo fare di tutto per vincere con i giocatori che saranno disponibili.

Senza De Rossi che centrocampo sarà? Gyomber? Florenzi?
Ci sono varie soluzioni che posso usare domani. Le ha dette lei.

Quanto manca al ritorno di Strootman? Come sta?
Sta benissimo, mentalmente e fisicamente. Sta seguendo il percorso di riabilitazione, ma ci vuole tempo per rivederlo lavorare con il gruppo. Penso che giocherà con la Primavera all’inizio. Dovremo valutare, aspettare e non spingere, saranno quasi due anni che Strootman non gioca in un modo normale. Se torna al 100% da subito sarebbe fantastico, ma penso ci vorrebbe un po’ di tempo per riavere le giuste sensazioni. Ma solo la sua presenza è un bene per noi.

Si sente un po’ precario?
Per niente. Perché io già l’ho detto: parlo spesso con i miei dirigenti, Sabatini, Baldissoni e Pallotta. Non ho bisogno di uscite pubbliche in questo senso. Sto lavorando per vincere qui e per farlo dobbiamo vincere le partita di domani.

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