Gandini: “Se facessimo 12 punti la Juventus non è lontanissima. Totti continuerà a far parte della Roma in un’altra veste dopo il 30 giugno”

Umberto Gandini, amministratore delegato della Roma, è stato intervistato durante il pre partita di Milan-Roma. Queste le sue parole:

GANDINI A MEDIASET

Come ci si sente a tornare da avversario?
E’ stato molto bello rivedere tutta la gente con cui ho lavorato per moltissimi anni. Penso di aver lasciato un buon ricordo e loro mi hanno lasciato un bel ricordo. E’ evidente che è un Milan differente e diverso, un po’ di emozione è andata via col closing.

Quali erano gli obiettivi stagionali?
Abbiamo sempre avuto chiaro che l’obiettivo era quello di fare il meglio possibile, abbiamo avuto degli alti e bassi: anche se bassi pochissimi e molti alti. Siamo in questa situazione perché se siamo in questa posizione vuol dire che  abbiamo fatto bene e dobbiamo continuare a ragionare su noi stessi perché abbiamo quattro partite molto importanti a partire da questa sera che ci dovranno dare la spinta per andare avanti. Se riuscissimo a fare 12 punti la Juventus poi non è lontanissima e vediamo se sbaglia ancora qualcosa. L’importante è cercare di pensare a noi stessi cercando di fare il meglio.

Con l’arrivo di Monchi a Roma sta cambiando qualcosa?
Io sono abbastanza convinto di questo. L’arrivo di Monchi è stato un messaggio molto chiaro del presidente Pallotta e delle sue intenzioni sulla squadra. Monchi viene a dare un sostegno incredibile alla parte sportiva ed entra in un team ben rodato, nel quale io faccio parte da settembre. Sicuramente la cosa che non manca è una visione per il futuro e si sta cercando di fare una programmazione ben mirata. Noi continuiamo ad aspirare ad essere i numeri uno, quindi cercheremo di fare ancora meglio di quello che stiamo facendo quest’anno. Noi con l’arrivo di Monchi avremo maggiore chance di riuscita.

Perché Totti non ha parlato?
Beh Francesco è un personaggio unico, anche il modo con cui gestisce le sue cose magari può non essere condiviso da tutti perché ci si può aspettare qualcosa e poi ne fa una totalmente diversa. Monchi ha portato sul tavolo quello che sapevamo, è diventato un po’ una conferma per quanto riguarda il lavoro fatto con i contratti. Adesso Francesco fa parte della Roma come giocatore fino al 30 giugno, e poi continuerà a fare parte della Roma in un’altra veste e andiamo avanti. Abbiamo sicuramente bisogno di lui.

E’ veramente così difficile vincere a Roma?
Non ti posso dare una risposta sicura, sicuramente la passione e la relazione fortissima che c’è tra la squadra e la città è una componente diversa rispetto altre parti. Penso che la proprietà abbia scelto una strada per cercare di costruire al meglio possibile una società che anche in un ambiente definito da tutti difficile riesca a fare quello che l’aspetta e merita. Ci metteremo tutti il massimo possibile per diventare ancora una volta più protagonisti e cercare di far diventare normale il vincere anche a Roma.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti