Gabbo sit in

Corriere dello Sport (F.Patania)Dieci anni oggi da quel colpo di pistola lungo l’autostrada A1, la vita spezzata di Gabriele Sandri, una tragedia immensa e mai soffocata per la famiglia. «Per noi è come se fossero passati dieci minuti» ha raccontato Cristiano, intervenendo ieri mattina a Radio Sei. Sintesi più efficace e dolorosa non poteva esprimere. Fratello maggiore e avvocato penalista, tra un sospiro e l’altro, condensa sentimenti, dolcezza e lucida analisi. Oggi deve ancora spiegare a mamma Daniela e papà Giorgio perché dopo cinque anni di detenzione, lo sconto di un terzo della pena (da 15 a 9 anni e 8 mesi) per il rito abbreviato riconosciuto in Cassazione, Luigi Spaccarotella dopo un omicidio volontario abbia già cominciare a godere dei benefici concessi dalla legge ottenendo lo stato di semilibertà (volontario alla Misericordia di giorno con rientro serale nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere): una notizia dei giorni scorsi a cui i genitori di Gabbo non riescono a trovare una spiegazione. «E’ il sistema della giustizia italiana» spiega con tono fermo e professionale Cristiano, attento al codice. La Corte d’appello di Firenze aveva già ristabilito la verità. «E questo per la nostra famiglia contava più di tutto il resto, un anno in più o in meno di pena non faceva differenza» ha raccontato con papà Giorgio quando è venuto nella redazione del Corriere dello Sport-Stadio.

SIT IN – Dieci anni oggi dall’11 novembre 2007 e per la spinta dei suoi amici più intimi, che hanno rispettato sempre il dolore senza mai apparire, oggi verrà organizzato una manifestazione davanti alla Curva Nord per ricordare Gabriele. L’invito è stato esteso a tutte le tifoserie italiane, mai come allora gli ultras di qualsiasi squadra si compattarono in segno di protesta per quanto era successo e che non trovava una spiegazione plausibile, come alla fine la giustizia ha dovuto riconoscere, perché di sparo volontario (mirando verso la Renault Scenic da quasi 70 metri di distanza) si trattava. Arriveranno da Bergamo (Atalanta) e da Milano (Inter ovviamente e Milan), ma anche da Taranto, da Cava dei Tirreni, da Lecce e da tante altre città. Si tratterà di un abbraccio collettivo e composto a Gabriele e alla sua famiglia. L’appuntamento è stato fissato alle 14,30 all’ingresso della Curva Nord, lato tribuna Tevere, dove era solito entrare Gabbo.

FUNZIONE – La giornata si aprirà con la raccolta sangue del gruppo donatori Gabriele Sandri alle 7 di mattina all’ospedale Bambin Gesù al Gianicolo. Il sitin durerà circa due ore. Alle 17 è fissata la messa in suffragio alla Chiesa di San Pio X in piazza della Balduina, il quartiere della famiglia Sandri e ovviamente è previsto un altro oceano di tifosi per salutarlo e ricordarlo. Non potrà essere e non sarà il solito anniversario.

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