«Fuori dalla realtà». La società lo vuole portare in tribunale

Rasa al suolo e quindi da ricostruire: la Roma esce disintegrata dallo tsunami partito dal Salone d’Onore del Coni. Adesso è come se dovesse ricominciare da zero per affacciarsi sul futuro che oggi non c’è. Scoperto il bluff: «La sua percezione dei fatti e delle scelte adottate dalClub è fantasiosa e lontana dalla realtà». Pallotta urla la sua rabbia e studia se sarà possibile adire le vie legali (turbativa d’asta e non aggiotaggio): l’immagine della società a stelle & strisce esce dilaniata e svalutata in Italia e soprattutto all’estero. Totti, più sincero di quanto avessero messo in preventivo i suoi cari nemici vicini e lontani, strappa improvvisamente il velo d’omertà usato per coprire, da 8 anni, quanto di peggio si è consumato dentro il club giallorosso. Guido Fienga, il nuovo ceo, ha la responsabilità più grande. Anche l’ex numero 10 ne ha rafforzato il ruolo, descrivendolo come l’unico ancora credibile. Totti, raccontando il colloquio avuto con Conte, ha spiegato che la Roma va verso l’ennesima rivoluzione. Sbarcherà il nuovo allenatore Fonseca e il 1° luglio sarà comunque ufficiale anche il ds Petrachi. Ecco le prime pietre per la ricostruzione. La squadra però perderà alcuni titolari e quindi bisognerà piazzare il colpo di mercato che possa riportare un po’ di entusiasmo tra i tifosi come Icardi o Higuain. L’input del presidente, insomma, è la cura dimagrante a Trigoria, abbassando la spesa annuale per la gestione tecnica e al tempo stesso l’età del gruppo. La Roma, costando meno e soprattutto più giovane, diventerebbe più facile da proporre in un’eventuale negoziazione: su piazza e anche oltre confine. Comunque sia il desiderio di Francesco è quello di tornare in caso di cambio di proprietà. Lo riporta Il Messaggero. 

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