Fonseca alla Roma: «Scriviamo la storia»

Il Tempo (F.Biafora)Un’impresa per scrivere il proprio nome nella storia della Roma e per sognare la quarta finale europea della club. Dopo gli ultimi risultati deludenti in campionato Fonseca e i suoi si presentano in casa del Manchester United per la semifinale d’andata di Europa League, un risultato mai raggiunto da quando la Coppa Uefa è finita nel dimenticatoio ed ha lasciato spazio alla nuova competizione.

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A dare la giusta motivazione al gruppo, sostenuto prima della partenza verso l’Inghilterra dai tifosi a Trigoria, è stato lo stesso allenatore, che non si è tirato indietro nel sottolineare l’importanza della doppia gara: «E’ la partita più importante della mia carriera, non si hanno molte chance di giocare una semifinale, è un momento fondamentale per la Roma e anche per me. Abbiamo avuto i nostri tifosi vicini, è importante sentire questo sostegno, carica i giocatori. Vogliamo lottare per i fan, la città e il club. Lo United è la favorita per vincere la competizione. Li rispettiamo, ma abbiamo le nostre ambizioni. Abbiamo preparato bene la gara, sono fondamentali tutti i dettagli. Se una squadra contro il Manchester pensa solo a difendere si complica le cose. Vogliamo avere la palla, attaccare e difendere bene quando siamo chiamati a farlo. Pensiamo di poter vincere».

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A seguire la squadra ci saranno anche Dan e Ryan Friedkin, che già martedì erano volati a Londra e potranno godersi una serata epocale nel primo anno della loro presidenza. La Roma, sotto gli occhi dei due texani e con migliaia di tifosi che potranno tifare soltanto davanti alla televisione, è chiamata a fare la partita perfetta e per arrivarci sarà fondamentale la prestazione di Smalling, ex di turno appena recuperato dopo una lunga assenza. «Sto bene, sono pronto a dare il mio contributo. Vogliamo dare a chi ci supporta un motivo per essere orgogliosi di noi e regalargli un trofeo». Per il centrale e per tutta la rosa giallorossa è arrivato il momento di dare tutto e di cercare un traguardo che dista soltanto 180 lunghissimi minuti.

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