Florenzi: “Dzeko? E’ un professionista esemplare. Ci sono tante cose scritte ma non solo su di lui, anche sul sottoscritto, in cui c’è poca verità” – VIDEO

Alessandro Florenzi, terzino della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Genoa 3-3. Queste le sue parole:

FLORENZI IN ZONA MISTA

Risultato sotto le aspettative, cosa ha funzionato? Di che cosa siete soddisfatti?
Siamo soddisfatti della gran partita giocata soprattutto nella fase offensiva. E’ ovvio che ci sono delle cose da migliorare nella fase difensiva. Ci vuole ancora un po’ di tempo per assimilare quello che ci chiede il mister. Stiamo lavorando dall’8 di luglio. Sappiamo che il tempo non è dalla nostra parte. Dobbiamo cercare di migliorare perché le partite arrivano una dopo l’altra, ma secondo me abbiamo fatto molto bene in alcuni tratti della partita.

È necessario un rinforzo in difesa?
Non sono domande che devi fare a me. Non posso rispondere a questo.

Oggi la Curva Sud ti ha dedicato uno striscione. Pace fatta con i tifosi?
Io con i tifosi non ho mai litigato, sia ben chiaro. Ho apprezzato tantissimo non solo lo striscione fatto per me, ma come hanno incitato e dato tutto anche loro durante i 90′. Hanno visto da parte nostra che non abbiamo mollato, non ci siamo disuniti, non abbiamo cambiato la nostra identità. Quando esci stremato da partite come questa e sai che hai dato tutto non puoi che uscire a testa alta e i tifosi sono contenti tra virgolette, come non siamo contenti noi del risultato, ma sono contenti penso della prestazione perché hanno visto che abbiamo dato tutto e abbiamo comunque sudato per questa maglia.

Adesso c’è il derby. Come arriva la Roma in questa partita?
Secondo me arriva in parte bene perché abbiamo fatto vedere per lunghi tratti quello che possiamo fare, questa settimana sarà importante lavorare su quello che abbiamo sbagliato e su quello che vuole l’allenatore in tutte e due le fasi. Sappiamo che è una partita particolare e non devo dirlo io, serviranno nervi saldi e cercare di imporre il nostro gioco con coraggio senza avere paura della partita o dell’avversario che abbiamo davanti, non solo per quanto riguarda la Lazio ma per quanto riguarda tutto il campionato.

Non c’è il rischio che il dualismo con Zappacosta possa penalizzare entrambi a livello di Nazionale?
Penso proprio di no. Siamo due giocatori che possiamo dare tanto a questa squadra e alla Nazionale. Davide è venuto per darci il suo apporto e non sono ancora pronto per giocare 45 o 50 partite di seguito. Quindi stai tranquillo che tutti avranno le proprie chance, i giocatori forti che vengono ad aiutare la Roma è la cosa più importante di tutte. Non bisogna guardare al singolo, ma alla squadra.

L’arrivo di Zappacosta può liberarti in un altro ruolo? A centrocampo o in attacco?
Io sono a disposizione dell’allenatore come lo sono da quando gioco per la Roma. Ho sempre detto che dall’1 all’11 vanno bene tutti i ruoli qualora sia necessario.

FLORENZI A SKY

Tre gol bellissimi, di classe, di Dzeko, di Under e di Kolarov. Quanto è forte l’amarezza di aver vanificato queste tre prodezze?
Sicuramente tanto, oggi volevamo uscire con un altro risultato. Ci teniamo, oltre alle prodezze, gran parte della prestazione di oggi. Sappiamo che dobbiamo migliorare su alcuni aspetti. Stiamo prendendo tutte le nozioni che il mister ci sta dando e dovremo sicuramente migliorare, ma abbiamo secondo me con un buon piglio, con delle buone giocate. Soprattutto in avanti. Dovremo migliorare in fretta perché il tempo sicuramente non è dalla nostra parte.

Queste cose immagino siano nel registrare qualcosa nell’organizzazione difensiva?
Non è un discorso di interpreti, ma è lì che forse va fatto il salto di qualità. Sicuramente non è un discorso di singoli, ma un discorso di squadra, partendo dal pressing davanti fino a noi quattro di difesa come linea. Vuole (Fonseca, ndr) cose diverse da tutti gli altri allenatori che abbiamo avuto fino adesso e quindi dovremo solo ascoltarlo e metterci sotto e lavorare.

Anche perché poi la prossima partita sarà il derby…
Sì, abbiamo il derby la prossima. Non sono io a spiegare che partita è per la città, una partita importante, che però non darà giudizi per tutto l’anno. È una partita sentita, cercheremo di dare il massimo come secondo me abbiamo fatto questa sera.

Oggi la fascia da capitano è stata elogiata dai tifosi con uno striscione in tuo onore. Quanto ti ha fatto piacere questo?
Sicuramente tanto, da romano e romanista quale sono mi ha fatto tanto piacere. Sentivo un’emozione particolare questa sera. Sembrava come se fossi tornato indietro di qualche anno, alla prima in A. Non sapevo perché, poi piano piano l’ho capito: è stata un’emozione sicuramente diversa dalle altre. Li ringrazio (i tifosi, ndr) ma non per lo striscione, li ringrazio perché hanno cantato e hanno incitato la squadra per 90 minuti e questo è dato anche da noi. Se metteremo sempre in campo tutto quello che abbiamo, uscendo con la maglia sudata e non avendo rimpianti, ci possono essere anche gli avversari e si può vincere, perdere e pareggiare, ma tutti i tifosi saranno contenti e potremo uscire a testa alta.

Che tipo è Dzeko? Sembrava dovesse andare via e alla fine è rimasto, attraverso un suo impegno costante. Anche nei momenti caldi del mercato lui continuava a sfoderare prestazioni eccezionali…
Io non voglio essere presuntuoso, però credo che da fuori tante cose vengano inventate e vengano forzate, per qualcosa e per qualcuno. Edin è un professionista esemplare e in quel momento veniva stipendiato dalla Roma, quindi non ha fatto niente di più e niente di meno di quello che un professionista fa. Poi ci sono tante cose scritte, ma non solo su Edin. Posso stare qui a elencare giocatori e giocatori, anche il sottoscritto. Di verità ce n’è ben poca. Edin è un campione, non ci sono altre parole per descriverlo. Penso si sia visto questa sera, ma non doveva dimostrarlo questa sera.

L’Inter lo cercava e Conte lo voleva…
Non mi riferisco solo a quello. Non mi riferisco solo a quello.

FLORENZI A ROMA TV

Prima partita con la fascia di Capitano, lo striscione della Curva Sud. Che partita è stata per te?
È stata un’emozione particolare per me, un’emozione nuova. Sentivo dentro al pullman un’emozione diversa oggi. Era come se fossi tornato a 7-8 anni fa, la prima partita in Serie A. Mi ha fatto piacere ricevere lo striscione ma non li ringrazio per questo, ringrazio i tifosi perchè hanno interpretato la partita insieme a noi, hanno cantato e incitato 90 minuti. Come ho detto già prima, lo hanno fatto perchè hanno visto una squadra che non ha perso la sua identità, che non si è scomposta e che ha lottato e sudato per 90 minuti. Quando metti tutto in campo difficilmente esci con la testa bassa. Se esci con la testa bassa è perchè volevi di più ma non ci sei riuscito, non che non hai messo tutto e non hai sudato per 90 minuti. Questo è quello che io ho avvertito da tutta la squadra a cui faccio i complimenti per questa sera. Abbiamo interpretato veramente bene la partita, li abbiamo messi molte volte nella loro area. Ovviamente dobbiamo migliorare tante cose, sappiamo che negli ultimi 12 anni chi ha vinto lo scudetto aveva la migliore difesa. Dobbiamo sicuramente migliorare qualcosa come gruppo in fase difensiva.

Quale aspetto difensivo è il primo da migliorare?
Prima di tutto dobbiamo tenere meglio la palla, passa tutto da lì. Sembra facile a dirsi quello che ci chiede il mister. Ci dice “Se noi abbiamo la palla difficilmente ce l’hanno loro perchè è una”. In parte è vero ma bisogna stare attenti perchè non possiamo perdere la palla perchè se ripartono è difficile riprenderli. Oggi due tre azioni e credo un gol loro è stato fatto da una nostra palla persa. Sappiamo che dobbiamo migliorare tante cose, sappiamo che vogliamo migliorare e dobbiamo seguire l’allenatore in quello che ci dice, giorno per giorno. Non voglio dire che è un anno di transizione perchè sennò vengo frainteso ma è un anno nuovo in cui ci vengono chieste cose nuove sia in fase offensiva che in quella difensiva. Ci serve tempo ma non lo abbiamo. Dobbiamo dare tutto anche negli allenamenti e cercare di apprendere il più possibile da un allenatore che secondo me è molto in gamba.

Gli errori difensivi dipendono dal sistema di gioco o sono disattenzioni?
Non credo la seconda perchè hanno passato gran parte del tempo nella loro area. Abbiamo fatto tanto possesso palla nella loro metà campo, non tanto nella nostra. Nelle marcature preventive, nel fermare subito un’azione, alle volte prendere un giallo subito può far fermare un’azione d’attacco, questo è quello che ci chiede. La reazione nella perdita di palla deve essere il nostro pane quotidiano. Dobbiamo essere degli animali appena si perde palla, non deve uscire da quei 3-4 secondi, perchè altrimenti dopo andiamo in difficoltà. Dobbiamo riuscire a tenere palla e sbagliare il meno possibile. Il recupero palla del Barcellona in 5 secondi deve essere il nostro modello. Tante volte contro di loro non riuscivamo ad uscire in quei 5 secondi.

Il coraggio oggi si è visto, vi siete divertiti in campo. Deve essere un punto di ripartenza…
Manca la cosa più importante: fare un gol più degli avversari. Assolutamente si, deve essere un punto di ripartenza. Il mister ci dice che vuole giocatori coraggiosi, che non si mettono dietro l’uomo ma che vengono a dare una linea di passaggio per mettere in difficoltà gli avversari ma soprattutto per dare una mano al tuo compagno che in quel momento ha bisogno di te. Stiamo lavorando da un mese e poco di più ma alcuni meccanismi si sono già visti alla grande e possiamo solo migliorare in tutte e due le fasi.

FLORENZI A RAI SPORT

Il tributo della Curva Sud, che ne pensa?
Li ringrazio, l’ho apprezzato molto e mi ha messo i brividi. Ma li ringrazio per l’apporto che hanno dato. Quando la gente vede che sudi per questa maglia ti è riconoscente e cerca di combattere con te 90 minuti.

Anche la fase difensiva è stata da brividi…
Sei un po’ esagerato, ma fai il tuo lavoro… E’ giusto che mi fai queste domande. Parlare di fase difensiva vuol dire parlare anche di Dzeko. Non siamo stati perfetti altrimenti staremmo parlando di un’altra partita. Dobbiamo crescere nelle due fasi e ci vorrà tempo anche se il tempo non lo abbiamo.

Pochissimo tempo, la Lazio ha fatto tre gol alla Samp…
Sarà una partita difficile. Sappiamo quanto vale per le tifoserie. Dobbiamo giocare con coraggio senza perdere la nostra identità.

Si sente la responsabilità della romanità sulla pelle?
Sicuramente è un plus giocare per questa maglia fin quando ne avrò la possibilità. Lo farò con tutto me stesso e sappiamo che dopo ci sono altri romani che potrebbero fare lo stesso percorso. Auguro il meglio a quelli che verranno dopo di me ma sarà difficile emulare quello che hanno fatto Francesco e Daniele. Ci tengo a dirlo perché apprezzo quello che hanno fatto per me e per la Roma.

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