Federico Di Francesco: «Forza! Papà, a Roma farai bene»

Corriere dello Sport (G.Burreddu) – «Mi sento diverso. Nei primi giorni di ritiro ho notato molta differenza rispetto a un anno fa. C’è sempre stata la volontà di migliorare». Il tempo va veloce, quante cose succedono in un anno. Il giorno che arrivò a Bologna Federico Di Francesco era solo uno dei tanti figli delle stelle. Talento riflesso. A luglio la gente chiamava in radio e inviava WhatsApp in tv: «E i campioni quando li compriamo?». Un campionato dopo la promessa si è fatta campione, e adesso tutti a dire che Federico porterà i rossoblù in alto: «Mi sento più consapevole – dice lui -, più maturo. Voglio fare una grande stagione».

L’anno scorso il derby di famiglia era contro il Sassuolo, quest’anno contro la Roma. Si alza il tiro?
Sono il primo tifoso di papà. E’ logico che lo vedo sempre con occhi diversi, ma spero che le cose gli vadano bene. Negli anni ha fatto tanta gavetta, è partito dalla C e ha fatto un po’ la stessa trafila che aveva fatto quando giocava?

Beh, il grande salto è arrivato?
Si è meritato quello che si è conquistato. E’ pronto. L’anno scorso è stato bello affrontarlo, e lo sarà anche quest’anno. Le sue emozioni le vivo come le mie. A parte le sfide con il Bologna, spero che riesca a fare una grande stagione.

Bologna-Roma, vittoria e gol di Di Francesco?
Difficile. La Roma è davvero una grande squadra. Ma noi, come ho detto, dobbiamo iniziare a vincere con le grandi. E’ un’occasione.

Lei è tifoso giallorosso?
Quando ero piccolo. Papà mi portava anche dentro lo spogliatoio, soprattutto gli anni di Piacenza. Ma quando giochi è diverso. Adesso nella testa ho solo il Bologna. Qui sto benissimo.

Assomiglia a suo padre?
In famiglia lo dicono. Mio papà è pignolo, attento e preciso. E lo sono anche io. Nel lavoro, e anche nella vita fuori dal campo. Cerco di curare i dettagli. Amo stare con i miei fratelli e la mia famiglia.

Ha due fratelli più piccoli?
Mattia ha 20 anni, Luca 11. Mattia gioca in Eccellenza e, forse, nemmeno lui si rende conto delle qualità che ha. Luca invece non ha ancora chiara la passione da seguire. Gli piace il calcio, ma non troppo. Come tutti quelli della sua età è affascinato dai giochi elettronici.

Lei no?
Batto sempre Verdi alla Playstation. Giochi di basket.

Da quando è a Bologna la pallacanestro è diventata un’altra delle sue passioni…
Mi piace, seguo tanto l’Nba. Mi piacciono i Lakers, anche se negli ultimi anni sono andati un po’ così. Mi piace la Fortitudo, il calore del palazzetto. Non ho mai visto la Virtus, ma andrò sicuramente.

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