Euro 2020: e se…? Porte chiuse o rinvio

 

Spostamento di Euro2020? Annullamento? “Semplici” porte chiuse? All’Uefa non vogliono neanche sentirne parlare. “Pensiamo che si giochi a giugno, non esistono altre ipotesi” dicono da Nyon. Non fossero sufficienti le motivazioni sportive, si tratta sempre del torneo che tiene in piedi il calcio europeo, ma la realtà è che Nyon non è padrona del suo futuro, i governi decidono cosa e come. Per ora tutto si regge sul filo di un equilibrio precario. Da un lato il calendario internazionale intasato, dall’altra la diffusione imprevedibile del virus. La prima soluzione potrebbero essere le porte chiuse, sarebbe un bel crollo economico e d’immagine. Difficile che alcune gare siano a porte aperte, non soltanto per equità sportiva ma anche perché è facile pensare che gli Stati chiuderanno le frontiere. Altra soluzione potrebbe essere l’annullamento, se ne riparla nel 2024 in Germania, con perdite divise tra 12 ospitanti. Manca un’ipotesi: lo spostamento. Un comitato d’urgenza Uefa-Fifa potrebbe posticipare di un anno, a giugno 2021, o ancora nel 2022, sacrificando la Nations League 2022-23. In ogni caso, tutti dovrebbero fare sacrifici, e il tempo stringe. Lo scrive Fabio Licari de La Gazzetta Dello Sport.

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