Gazzetta dello Sport – Che beata gioventù

Da una parte c’è Marquinhos, 18 anni, su cui hanno già messo gli occhi in tanti in giro per l’Europa. Dall’altra, invece, c’è Livaja (…). E in mezzo? Due progetti molto diversi tra di loro a livello di Dna, ma uniti da uno stesso comune denominatore comune: i giovani, il sale del futuro di Roma e Atalanta. E non è un caso, infatti, che i due club che domenica si ritroveranno di fronte allo stadio Azzurri d’Italia siano quelli che in Italia puntano di più in assoluto sulla linea verde.

Studio – A ricordarci di che sfida sarà domenica prossima c’è infatti anche uno studio condotto dal Cies Football Observatory (un organismo elvetico completamente supportato dalla Fifa e che nasce dallo sforzo congiunto dell’International Center for Sports Studies e l’Università francese di Franche-Comté), che sottolinea come nella scorsa stagione Roma e Atalanta siano state le squadre in Italia che hanno utilizzato più giovani (tra i 15 e i 21 anni) in assoluto: la Roma è seconda, l’Atalanta prima, poi viene il Milan, anche se siamo lontanissimi dai livelli di Barcellona (38), Lione (31) e Real Madrid (29). In assoluto, però, è il Palermo la squadra che lo scorso anno ha avuto l’età più bassa in assoluto (considerando tutti i giocatori che hanno messo in campo almeno per un minuto), con un’età media di 26,35 anni (lontanissima dai top delle altre leghe: 24,02 del Tolosa in Francia, 24,25 dell’Hoffenheim in Germania, 24,25 dell’Espanyol in Spagna e 25,23 dell’Arsenal in Inghilterra), contro i 26,87 dell’Atalanta (terza) e i 26,93 della Roma (quinta).

Verso il sorpasso? – E quest’anno? Per uno studio definitivo bisognerà aspettare la fine della stagione agonistica, ma c’è da scommetterci su che la Roma manterrà la sua leadership in materia. Tra gli Under 21 utilizzati quest’anno ci sono infatti Lamela, Marquinhos, Destro, Tachtsidis, Florenzi, Dodò, Nico Lopez e il baby Romagnoli. Dall’altra parte, l’Atalanta ha utilizzato solo De Luca e ora Livaja, cosa che fa pensare che sia facile che alla fine di questa stagione la Roma possa scalzare dal primo posto i bergamaschi. Un record che non fa la differenza e non fa classifica, ma che di certo renderà felice il d.s. giallorosso Walter Sabatini (da sempre amante dei giovani) e potrà essere la base per un futuro roseo della Roma.

Strada segnata – Del resto, che Roma e Atalanta credano nei giovani da sempre lo dicono anche i numeri del settore giovanile: 16 scudetti per i giallorossi tra Giovanissimi, Allievi e Primavera contro i dieci nerazzurri, anche se poi la Roma a livello Primavera ci associa anche 4 Coppe Italia (contro due), due Supercoppe e tre tornei di Viareggio (contro due degli orobici). Chissà, poi molto dipenderà anche dal tecnico del prossimo anno. Dall’Inghilterra arrivano voci (poco credibili) di un’offerta a Roberto Mancini, mentre Galeone ieri si è espresso così: «Vedrete, Allegri alla fine andrà alla Roma». Considerando che c’è sempre Ancelotti in ballo, chissà se la strada dei giovani resisterà davvero fino alla fine.
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese

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