Esame di laurea contro i cecchini

atalanta-roma-totti emerson palmieri nainggolan rudiger salah el shaarawy totti dzeko gol esultanza

Tuttosport (M.Bo) – Mai come stasera, per il Toro, vale il vecchio detto “Primo non prenderle”. Già, perché la Roma si può tranquillamente definire come la Fabbrica del gol: i numeri parlano chiaro. Nessuna squadra in Italia segna così tanto, 70 gol in 33 partite, e in Europa solo i top club sanno fare meglio. Poi, come se non bastasse, un altro dato sull’efficacia del proprio gioco offensivo: nel 2016, in campionato, su 16 partite solo in un’occasione non è andata a segno, a Torino contro la Juventus. Infine, così, tanto per rincarare la dose, c’è da aggiungere che in casa i giallorossi, in questa stagione, solo in un’occasione non hanno saputo segnare, era il 29 novembre e in quell’occasione l’Atalanta centrò l’impresa di vincere all’inglese, 0-2. Dunque è per tutta questa serie di ragioni che stasera, per la difesa granata, la partita rappresenta un vero e proprio esame di laurea. Si profila una seratina per Padelli che se da una parte ha ritrovato condizione e determinazione, lanciato anche all’inseguimento della convocazione per l’Europeo, dall’altra vivrà una partita diversa dall’ultima di Bologna, dove, al di là dello spavento per il palo di Giaccherini, non è stato mai impegnato.

Sarà meglio che indossi invece una paio di guanti nuovi all’Olimpico, perché il rischio di consumarli è piuttosto alto. La preghiera di Padelli ai compagni di difesa sarà una: evitare di permettere alla Roma di andare al tiro su punizione dal limite perché tra i giallorossi ci sono una serie di cecchini dal mirino precisissimo e, per esempio, all’andata la squadra allenata allora da Garcia trovò il vantaggio a sette minuti dalla fine su punizione di Pjanic, subendo poi il pareggio a tempo scaduto con la rete segnata su rigore da Maxi Lopez. Dunque vietato fare falli in prossimità del limite dell’area e cercare il più possibile di portare sull’esterno i giallorossi che si presentano in quella zona palla al piede. Come si può immaginare e capire, si preannuncia per la retroguardia una partita dal coefficiente di difficoltà molto alto. E così, proprio per cercare di dare una mano alla difesa, Ventura è tentato dal proporre due esterni che sarebbe meglio chiamare terzini aggiunti old style, ovvero chiamati soprattutto a difendere più che offendere. Ed è per questa ragione che il tecnico sta valutando l’opportunità di effettuare un turnover con Gaston Silva al posto di Molinaro e Zappacosta per Bruno Peres. In realtà il rebus lo scioglierà solo per l’ora di pranzo, dopo il risveglio muscolare e la leggera seduta tecnico tattica a cui si sottoporrà il gruppo granata avendo l’impegno serale. Il problema è che una scelta troppo difensivistica inevitabilmente abbasserebbe in maniera pericolosa il baricentro del Torino, favorendo di fatto l’inerzia offensiva della formazione di Spalletti. E allora chissà che alla fine non opti per il brasiliano in campo, con Silva sulla mancina. […]

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti