El Shaarawy e De Rossi in pole. Dzeko e Keita verso la panchina

conferenza spalletti

Tutto Sport (S.Carina) – Non vuol dare nessuna indicazione. Né in conferenza né, tantomeno, nell’allenamento del venerdì. Trigoria, seppur diventata con il passare del tempo un bunker, gode però ancora di mille spifferi. E allora, ieri, Spalletti ha provato un po’ di tutto: 4-31-2, 4-2-3-1, tridente leggero, tridente pesante, centrocampo a rombo, difesa ‘tre e mezzo’… Non è facile capire quali saranno le scelte del tecnico perché forse qualche incertezza stavolta ce l’ha anche lui: «Stavolta ci prendiamo il tempo che abbiamo a disposizione, diciamo che tutte le soluzioni sono possibili. Dzeko? Come abbiamo visto, entrambe le soluzioni funzionano e possono essere usate. La formazione, se gioca Edin o un centravanti più mobile, verrà messa a punto nelle ore che mi rimangono nella preparazione della partita». Ad eccezione di Gyomber, il tecnico ha tutta la rosa a disposizione e qualsiasi decisione prenderà, scontenterà qualcuno. Eppure la sensazione è che i ballottaggi alla fine siano due: El Shaarawy-Dzeko e De Rossi-Keita con i primi leggermente favoriti.

Ritorno al rombo – Il che equivale ad accantonare il 4-2-3-1 di Madrid e Udine e tornare al 4-3-1-2 e dunque al centrocampo a rombo, chiave in sei degli otto successi consecutivi in campionato. A sorpresa, in avanti, potrebbe rimanere fuori Dzeko. Spalletti sarebbe infatti intenzionato a puntare sulla velocità del suo tridente leggero Salah-Perotti-El Shaarawy, provando così a mettere in difficoltà il duo Miranda-Murillo più abile quando hanno dei punti di riferimento da marcare. Il testa a testa tra Keita e De Rossi invece è alla pari: ieri è stato provato più il centrocampista italiano, ma il maliano è stato il fulcro delle ultime prestazioni giallorosse. Quale sia la scelta, non è ancora arrivato il momento di rilanciare Strootman dal primo minuto: «Kevin sta migliorando di volta in volta, sta facendo sempre più contrasti e si sta arrabbiando molto in allenamento. Quando voi parlate della sua faccia, dite il giusto. Quando entra nella partita d’allenamento e lotta per una punizione, un gol, qualsiasi cosa che gli va contro è qualcosa di spettacolare. Segno che è vicino a ritrovare tutte le sue qualità. E’ chiaro che ha bisogno della partita vera, di giocare qualche gara dove vada a riscontrare le situazioni reali».

La realtà dice invece che oggi è uno spareggio. La Roma, con il ritorno di Spalletti in panchina, ha raggiunto e staccato l’Inter in classifica. In 10 partite, anche grazie alle 8 vittorie di fila, ha raccolto 25 punti. Mancini solo 15, senza mai vincere in trasferta nel girone di ritorno. Dal 17 gennaio, le posizioni, dunque, si sono ribaltate. I nerazzurri erano addirittura al secondi insieme con la Juventus e a 2 punti dal Napoli, all’epoca leader del torneo. I giallorossi, invece, partiti proprio dal quinto posto, con 5 punti in meno della squadra di Mancini (e 4 meno della Fiorentina), adesso hanno davanti solo la Juventus e il Napoli. Con la consapevolezza che vincere stasera, eliminerebbe i nerazzurri dalla corsa alla Champions.

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