Eichberg, la Lazio e il derby sul web

Il Tempo (F.Magliaro) – Federico Eichberg, dirigente del Ministero dello Sviluppo economico, e fratello della soprintendente alle Belle Arti, Margherita, è vicepresidente vicario della Polisportiva SS Lazio. Si tratta, come chi del mondo biancoceleste è tifoso, di una cosa diversa dalla SS Lazio, la società calcistica guidata da Claudio Lotito. La SS Lazio è affiliata alla Polisportiva SS Lazio ma non si tratta della stessa cosa: società diverse, organi societari diversi, persone diverse. Di questa imprecisione ci scusiamo con i lettori. Sui social network si è scatenata la caccia delle opposte tifoserie: la sponda giallorossa a gridare al complotto, quella biancazzurra ad irridere i “cugini”. Abbiamo domandato a entrambi i protagonisti di questa storia, il vicepresidente Federico e la soprintendente Margherita, del loro rapporto, se fra loro vi fosse una qualche influenza reciproca, e dell’approccio, della Soprintendente, al mondo del calcio. Le risposte date da entrambi sono state chiare: quando sono insieme, parlano di questioni familiari, non dei rispettivi lavori. E Margherita tutto è fuorché una frequentatrice di curve di stadi. Abbiamo registrato una coincidenza, senza per questo aver mai indicato nella fede calcistica del fratello della Soprintendente, un motivo o “il” motivo per il quale l’architetta Eichberg ha deciso di avviare l’iter per l’apposizione del vincolo monumentale sull’ippodromo di Tor di Valle. Le affermazioni fatte sia da Federico («Mi auguro che sia la Roma che la Lazio possano avere un impianto di proprietà nel rispetto delle regole») che da MargheritaIo auguro a tutti i tifosi di non farsi strumentalizzare ma di trovare imprenditori che abbiano voglia di fare uno stadio senza fare danni») vanno nella direzione di non caricare la questione Stadio di un colore da curva e da ultrà.

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