E Seri disse oui. Monchi incassa l’ok del manager

Corriere dello Sport (R.Maida) – Un incontro. Molto recente e molto produttivo. Non determinante, perché nel calcio le cose si fanno in tre. Ma propedeutico all’intesa che domani, cioè non subito, potrebbe portare Jean Michel Seri alla Roma.

CONFRONTI – Monchi, nei suoi giri di mercato, ha parlato a quattr’occhi a un manager che segue da vicino (diciamo così) gli interessi di Seri. Non avendo ancora l’accordo con il Nizza, che assicura di aver rigettato un’offerta da 25 milioni, è avventato parlare di affare in dirittura d’arrivo. Ma è innegabile che la Roma abbia individuato in questo ivoriano formato mignon (è alto 1,68) un interprete ideale per la posizione di playmaker nel senso voluto da Di Francesco. Seri ha velocità di pensiero e di esecuzione, legge il gioco in verticale, gestisce con lucidità l’ansia da pressing.

COMBINAZIONI – E di fronte al corteggiamento della Roma, con tutto il rispetto del Nizza che pure ha meritato un posto nell’anticamera della Champions League, non è rimasto indifferente. Ha anzi detto: io vengo, ci sto, ma discutete del mio prezzo con il presidente Rivere. Non sarebbe un problema lo stipendio, perché Seri in Costa Azzurra guadagna decisamente meno rispetto ai milionari che imperversano nella zona. Devono però verificarsi diverse condizioni per arrivare a dama: intanto la cessione di Leandro Paredes, che Monchi stima sul piano finanziario almeno quanto Seri, e il rallentamento simultaneo del Barcellona, un club che comprensibilmente tenta qualunque giocatore. Valverde, uno degli allenatori sondati dalla Roma, ha chiesto Marco Verratti come prima scelta per il ruolo di regista ma se dovesse naufragare la trattativa con il Psg si fionderebbe su Seri, che evidentemente ha maturato un certo appeal su scala internazionale.

OPZIONI – Se così fosse, la Roma aspetterebbe con calma l’occasione buona. In fondo il centrocampo, a bocce ferme e con l’imminente rientro di Pellegrini (ma che gol ha fatto ieri sera?), è il reparto più completo di cui possa disporre Di Francesco. E allora la pista Gonalons, altro regista che viene dal campionato francese, su cui peraltro è andata forte la Lazio in cerca del sostituto di Biglia, diventa un’alternativa dell’alternativa. Buon giocatore Gonalons, in passato seguito pure dal Napoli: Spalletti se ne è accorto soprattutto in occasione di Lione-Roma, l’andata degli ottavi di Europa League rivelatasi decisiva per l’eliminazione romanista.

PROFILO – In ogni caso, come dimostra la manovra che ha condotto all’acquisto del difensore-goleador Moreno, la traccia di Monchi è abbastanza visibile. Alla Roma arriveranno giocatori emergenti, non importa se giovanissimi, esperti quanto basta e soprattutto poco cari sotto l’aspetto retributivo. Ne hanno parlato a lungo tutti insieme, i dirigenti della Roma, nel recente workshop di Boston, durante il quale il presidente Pallotta ha condiviso con i collaboratori le linee-guida della nuova stagione: bisogna recuperare del denaro senza per questo ridimensionare le ambizioni. Mica facile, direte voi, ma per questo hanno chiamato Monchi.

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