È il primo luglio, come cambia la Roma: riecco Florenzi, saluti per Juan Jesus

Pagine Romaniste (Y.Oggiano) – Il 30 giugno è soltanto un ricordo e da pochi istanti siamo entrati nel mese di luglio. Oggi è il primo giorno, ma soprattutto è iniziato ufficialmente il calciomercato. Le squadre sono pronte a riaccogliere i giocatori andati in prestito e a salutare quelli a cui il contratto è appena scaduto. Tra quelle che cambia di più c’è sicuramente la Roma.

I RITORNI

Tanti nomi importanti di rientro a Trigoria. Tra tutti spicca quello di Alessandro Florenzi, il figlio prodigo diventato un esubero della vecchia e nuova Roma. Il PSG, dopo aver pensato a lungo ad un suo riscatto, ha deciso di rimandarlo alla base (sulla destra arriverà Hakimi). Ora, quindi, Tiago Pinto è costretto a trovare un’altra sistemazione per l’esterno Azzurro. Stessa sorte per Robin Olsen. Anche lui, finchè Ancelotti era l’allenatore dell’Everton, era in orbita Toffies: il suo riscatto era praticamente sicuro poi l’ex giocatore della Roma è tornato al Real Madrid e il portiere della Svezia a Trigoria. Passato diverso, ma futuro identico, per Steven Nzonzi, Cengiz Under e Justin Kluivert. I tre erano già sicuri di ritornare nella Capitale. Chi ufficialmente (il Rennes con un comunicato) e chi no, avevano già annunciato il mancato riscatto di questo terzetto. Anche qui Pinto dovrà fare i salti mortali per capire dove potranno andare. Per il centrocampista francese c’è il Benfica in pole position (si lavora per chiudere in breve tempo), il turco potrebbe essere piazzato al Marsiglia con Pau Lopez, mentre per l’esterno olandese nulla si muove.

CHI SALUTA

La parte più lieta è sicuramente quella dei contratti in scadenza. La Roma li ha salutati tutti su Twitter molto tempo fa. Uno dei primi è stato Bruno Peres che è l’unico ad aver trovato anche una nuova squadra: insieme a Gervinho si è trasferito al Trabzonspor dove è stato accolto da un’incredibile folla all’aeroporto. Chi non aveva possibilità di restare, proprio come il brasiliano, erano Farelli e Juan Jesus. Infatti per loro non si è mai parlato di un possibile rinnovo. Cosa che non si può dire di Antonio Mirante. Per il campano c’è stato un lungo tira e molla: prima il rinnovo annuale era vicino, poi lontano e poi impossbile. Ad incidere l’età, la condizione fisica, ma soprattutto le prestazioni tra i pali che hanno lasciato a desiderare.

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