Dzeko: “Le aspettative dei tifosi sono grandi, le mie enormi. Proveremo a ripetere la stagione scorsa”

Nonostante il momento a livello personale e di club non sia il massimo, arriva comunque un bel riconoscimento per Edin Dzeko, incoronato dalla Federazione della BosniaSportivo bosniaco dell’anno‘ per la seconda volta. Queste le dichiarazioni del numero 9, riportate dal portale Nezavisne:

Sul premio…
Sono orgoglioso di essere riuscito a soddisfare le aspettative dei miei genitori prima di tutto, e poi anche dei tifosi, del pubblico e dei media che riconoscono i miei sforzi per promuovere la Bosnia in Europa e nel mondo.

Sul suo ultimo anno…
Lotta, desideri, volontà, felicità e tristezza: tutto questo è stato il mio ultimo anno. Io ho continuato a dare il meglio di me e così farò fino a quando giocherò. Se mi avessero detto che avremmo giocato la semifinale di Champions, avrei riso. Tuttavia, piano piano abbiamo preso fiducia e abbiamo cominciato a credere nelle nostre possibilità. È stata una delle migliori stagioni della storia della Roma e la mia migliore in Champions – e forse quel gol al Chelsea il più bello della mia carriera. Alla fine ero triste, perché ero convinto che avremmo potuto giocare la finale se non ci fossero stati errori ai nostri danni.

Sul sorteggio con il Porto…
Proveremo a ripetere qualcosa di simile, anche se penso che la scorsa stagione non possa essere ripetuta. È stato tutto strano, specialmente quelle partite fantastiche con Barcellona e Liverpool, incerte fino alla fine.

Sulla Roma…
Segnare è il mio lavoro. Sono felice di aver scritto in così poco tempo il mio nome nella storia di un club come la Roma, che nel passato ha avuto grandi attaccanti. Ma questo è solo un incentivo a dare ancora di più in futuro. Le aspettative dei tifosi sono grandi, ma le mie sono enormi.

Sull’essere padre e sulla sua famiglia…
Essere padre è il ruolo più bello e impegnativo mai avuto. Le luci dello stadio, centomila persone sugli spalti, tutto è bellissimo… Così come gli applausi, i cori e tutto il resto. Ma quando tuo figlio ti chiama, ti abbraccia e ti bacia, capisci che è la sensazione più bella del mondo. Chi ha bambini so di cosa parlo, perché dopo una sconfitta torno a casa sempre arrabbiato, ma la famiglia mi sta aspettando e mi regala un sorriso. Con loro niente è impossibile.

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