Dzeko l’antidivo, falso attaccante e vero goleador

La Roma e i suoi tifosi stanno sfogliando le pagine della favolosa storia di Dzeko. Dopo essersi affrancati dalal guerra dei Balcani, i suoi genitori gli comprarono i libri giusti che parlavano di calcio. Era un po’ troppo alto per fare il regista, ma sapeva come muoversi dall’alto del suo metro e 93. Un giorno, per fortuna, tutto cambiò grazie a Jiri Plisek che ebbe un’intuizione: spostarlo più vicino alla porta. Edin si sarebbe trovato a meraviglia, ma senza mai dimenticare le sue origini da playmaker e questo lo rende quasi unico, una sorta di rivoluzione del falso nueve. Quando si abbassa crea gioco, quando controlla la palla di petto fa sbocciare la squadra e poi va anche a segnare. Non è mai stato un vero centravanti, ma in Germania ha tolto dei record a Muller ed Hoeness in combutta col brasiliano Grafite. A marzo sembrava perduto, destinazione Inter, invece Fonseca se lo ritrova migliorate. Lo riporta La Repubblica.

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