Dzeko, la stizza e uno sputo: la nota stonata della serata

Edin Dzeko ha avuto un sussulto al momento del cambio, però quando si è seduto in panchina è rimasto buono al suo angolo. Il suo addio, non ancora ufficiale, non è stato glorioso. Nel secondo tempo quando è stato sostituito da Ranieri inizialmente non se ne era accorto, poi quando ha visto il suo numero 9 sul tabellone si è diretto arrabbiato a bordo campo. La sua reazione istintiva è stata incontrollata: sputo frontale davanti alla panchina, smorfia di disappunto e nessun saluto a Ranieri. Il bosniaco però alla fine ha aspettato con pazienza l’arrivo di De Rossi e l’abbraccio del suo capitano a fine gara. Avrebbe chiesto e meritato un saluto più allegro, dopo quattro anni da protagonista. Adesso cercherà di completarsi altrove senza rinunciare all’ambizione di rimanere ad alti livelli. Alla fine è stata la società a metterlo sul mercato non rinnovandogli il contratto. Via De Rossi, via Dzeko, via probabilmente anche Kolarov e Manolas. La legge del rinnovamento a volte segue logiche difficili da digerire. Lo riporta il quotidiano Corriere dello Sport. 

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