Dzeko: «Sono arrabbiato ma resto qui»

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Il Tempo (E.Menghi)Gol all’andata e gol al ritorno, Dzeko sembra averci preso gusto. «Mi piacciono molto – conferma il bosniaco – i derby, sarebbe bello giocare sempre partite così speciali e sono contento di aver messo la firma anche in questo. È una vittoria meritata, per fortuna Florenzi ha deciso la sfida». Per Edin è però una festa a metà, perché non sa nascondere dietro la facciata gioiosa il desiderio di tornare titolare: «Ovviamente non è facile partire dalla panchina, è così da tre gare in casa e non sono felice di questo. L’allenatore lo sa, gli ho detto che così perdo il ritmo, ma sono un professionista e accetto le sue decisioni. Ho fatto degli errori, è vero, ma ovviamente tutto funziona al meglio se si gioca ogni settimana e se il mister ha fiducia in te». Dzeko, che con Spalletti ha già eguagliato il numero di gol fatto nella prima parte di stagione, arrivando a quota 10, ammette di star attraversando un’annata storta: «Mi è successo di non fare bene il primo anno sia con il Wolfsburg sia con il City. Darò di più in futuro: io qui sto bene e non mi muovo. Secondo posto? L’obiettivo è consolidare il terzo».

Perotti da «falso nove» gli sta rubando la scena: «Ma io – giura l’argentino – ho un bel rapporto con Edin, lui è fenomenale. Fare 4 gol in un derby non capita sempre, non abbiamo un segreto per giocare bene, qui non c’è una stella». El Shaarawy, però, sta brillando nella capitale più che altrove: «Devo essere più cattivo per diventare un campione, ma continuiamo così e proviamo a sfruttare il passo falso del Napoli».

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