Dybala e Wijnaldum, ecco perché la Roma può comprarli senza peggiorare il bilancio

repubblica.it (M. Pinci) – La domanda più ricorrente è: com’è possibile? Come può la Roma, imbrigliata nel rischio sanzioni dalla Uefa come altri club, attentissima ai costi, prendersi stelle assolute come Dybala Wijnaldum?

Un mercato da scudetto senza peggiorare il bilancio. Questo l’obiettivo della Roma. Che sta cercando di trovare una sintesi tra le richieste di Mourinho, le ambizioni della proprietà, e la necessità di rispettare i paletti della Uefa. La crisi delle rose extralarge le ha permesso di prendere Dybala e Wijnaldum alle proprie condizioni.

L’argentino ha uno stipendio da 4 milioni netti più bonus. L’olandese guadagnerà 7 milioni netti, ma solo 4,5 li pagherà la Roma, grazie alla partecipazione del Psg. Il mercato ha fatto impennare i costi: rispetto alla scorsa stagione, il monte stipendi è già aumentato di oltre 25 milioni. Diventeranno meno, circa 15, quando partiranno Veretout e Carles Perez, addii ormai imminenti.

Ma l’obiettivo del general manager Tiago Pinto è chiudere il saldo del mercato, tra costi e stipendi, addirittura in attivo. Dal prossimo anno queste spese non potranno superare il 90% dei ricavi. La Roma si sta adeguando.

Come? Riducendo in maniera sostanziale i costi per gli acquisti. In questo mercato ha speso solo 6,8 milioni per il cartellino del turco Celik. Compensati già con i soldi delle cessioni di Florenzi e Olsen. Le cessioni potrebbero garantire almeno una ventina di milioni di flusso in entrata. Sufficienti a coprire la differenza di spese per gli stipendi.

 

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