Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – Prosegue l’onda lunga delle polemiche post derby Lazio–Roma. Ieri è arrivata la squalifica per due giornate, ma la Roma ha preannunciato un ricorso d’urgenza che sarà discusso entro venerdì, di Kevin Strootman. L’olandese è stato punito con la prova tv per quella che il giudice sportivo ha ritenuto una simulazione che ha causato l’espulsione del laziale Cataldi (fermato per un turno). Forte la reazione della società romanista, che getta benzina sul fuoco in un campionato che sta ritrovando interesse in vetta, anticipando di una decina di giorni il big match del 17 dicembre a Torino contro la Juventus. «Sono molto sorpreso per una squalifica assurda», il pensiero del presidente Pallotta, ma la presa di posizione più dura è del dg Mauro Baldissoni che ha tirato in ballo i prossimi avversari della Roma, cioè il Milan e la Juventus. «È una squalifica inattesa e inconcepibile e guarda caso arriva prima delle gare contro la seconda e la prima della classifica. La società farà tutto ciò che è in suo potere per difendere la Roma e la sua gente, la cui pazienza è messa a dura prova».
La risposta bianconera è arrivata da Claudio Marchisio, alla vigilia del match di Champions con la Dinamo Zagabria: «Per Baldissoni la squalifica di Strootman non è un caso? L’ho sentita tante volte, però ci sono le immagini e dei giudici che decidono, non spetta a noi giudicare». Sempre ieri è stata aperta ufficialmente un’indagine da parte della Procura federale della Figc, guidata dall’ex prefetto Giuseppe Pecoraro, sulle frasi offensive («fino a due anni fa vendeva calzini e cinture a Stoccarda, ora fa il fenomeno») pronunciate da Senad Lulic nei confronti del romanista Ruediger. La giustizia sportiva dovrà chiarire se quello di Lulic è stato «solo» un insulto o se si è trattato di razzismo: nel primo caso rischia fino a cinque giornate di squalifica, nel secondo un minimo di dieci.
