Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Il gol di ieri a Napoli di Abraham sa tanto di segno del destino. Ma soprattutto sa tantissimo di liberazione. Da nove mesi da incubo per un infortunio arrivato nell’ultima partita della passata stagione, da un recupero lungo e naturalmente stressante lontano dal campo. L’ultima rete l’aveva segnata all’Olimpico contro il Milan in una partita finita in parità.  L’aveva segnata allo scadere, come al Maradona. La data? Era il 29 aprile 2023. Ecco il destino: ieri ha segnato esattamente a 365 giorni di distanza da quella rete al Milan. Un anno dopo Tammy torna a esultare, ma soprattutto un anno dopo Tammy torna a sentirsi un attaccante a tutti gli effetti.

Un gol che significa tutto per lui, come per qualsiasi centravanti: “Ho sognato questo momento dall’inizio della stagione – ha ammesso l’inglese –. Vengo da un grave infortunio ma grazie a Dio la palla è entrata. Nonostante sia solo un pareggio, ho un motivo per festeggiare con i compagni e la mia famiglia”.

E non è poco. Anche perché il primo a festeggiare è senz’altro De Rossi che ha ritrovato una valida alternativa a Lukaku e ad Azmoun, un centravanti che al tecnico piace tantissimo e che ha soltanto bisogno di giocare per tornare ai suoi livelli dopo un lungo periodo di inattività.

Ed è un gol pesante anche per il risultato finale della gara di ieri: “Venire qui non è mai semplice. È stata una partita con poche occasioni, abbiamo dovuto lottare. Sull’angolo ho pensato solo a farmi trovare nel posto giusto e per fortuna è andata bene». Anche perché non è stata la Roma migliore: «C’era un po’ di affaticamento viste le tante partite, ma siamo calciatori e siamo pagati per questo. Volevamo tre punti, ma ci portiamo a casa questo pareggio”.

Un pari che dà comunque morale alla Roma in vista della sfida di giovedì contro il Bayer Leverkusen: “Ci piacciono le sfide, soprattutto a me. Dobbiamo portare rispetto alla squadra tedesca che ha vinto la Bundesliga, hanno fatto una grande stagione ma vogliamo arrivare in finale”.