La Gazzetta dello Sport (M. Della Vite) – In queste prime 12 gare di campionato sono stati commessi quasi 200 errori (fra favore e contro), considerando solo 8 squadre, dalla Juve al Milan, dall’Inter alla Fiorentina fino alla Roma, alla Lazio, il Torino, il Napoli: molti, troppi, un eccesso visto che – da uno studio accurato – sono appunto state prese in considerazione nemmeno la metà delle partecipanti.

Si tratta di uno specchio del ricambio generazionale/arbitrale che va a rilento e nel quale il designatore Gianluca Rocchi crede, per il quale serve tempo ma che ancora tarda a imporsi e in cui i giovani fischietti vanno evidentemente a corrente alternata. Fra l’altro, a volte, anche i big hanno mostrato lacune gravi. Insomma: 12 giornate in cui praticamente tutte le squadre hanno dovuto convivere con errori dei fischietti e polemiche. Il consuntivo statistico si chiama “Arbitrometro” ed è frutto di uno studio/rubrica a cura di Carlo Nesti e Massimo Fiandrino che hanno raccolto – di annata in annata – le informazioni e le moviole pubblicate su “La Gazzetta dello Sport”.

I resoconti statistici, ma fattuali, puntano su due concetti: errori arbitrali a favore ed errori contro. Nelle punizioni, nei rigori, nei gialli, nelle espulsioni, nei contatti, dati ingiustamente o ignorati. E la classifica racconta che dalla stagione 2020-21 fino alla dodicesima di questa annata la Juventus ha avuto 130 errori a favore e 103 contro, il Milan 95 e 102, la Roma 105 e 114, il Torino 52 a favore e 230 contro, la Lazio 79 a favore e 80 avversi. Il tutto prendendo in esame le 8 piazze con maggior bacino d’utenza. Uno alla volta tutti i presidenti si sono lamentati di sviste, Var, situazioni ed episodi: lo ha fatto Sticchi Damiani dopo Lecce-Milan; lo ha fatto il Bologna che ha ricevuto due sviste solari e riconosciute dai vertici Can nei match contro la Juventus e il Monza.

Il conto di questo campionato racconta che la Juventus ha ricevuto errori favorevoli in 15 occasioni e contro in 12 situazioni; ‘Inter 6 e 9, il Milan 14 e 19, il Napoli 6 e 6, la Roma 13 e 10, la Lazio 20 e 10, il Torino 5 e 25, la Fiorentina 11 e 11. Esempi a confronto: alla Juventus doveva essere dato un rigore contro alla seconda (per il Bologna) ma avrebbe dovuto prendere atto del cartellino rosso a Berardi per l’entrata su Bremer alla quinta giornata. Poi i difensori cascatori Faraoni che accentua in Juve-Verona (Feliciani), il rigorino dato per il “pestoncino” Adli-Ebosele, il gol annullato a Rodriguez per non-fallo di Zapata. Ma se la squadra arbitrale fatica, il suo allenatore deve trovare rimedi. Rocchi ci lavora, la crescita è necessaria. Già alla ripresa.