Diawara & Co: i tagli della Roma

Il Tempo (A. Austini) – Ci risiamo. Come un anno fa, Mourinho prepara la lista degli “esclusi” insieme a Tiago Pinto. Giocatori che fanno parte della rosa ma non rientrano nei programmi e, in qualche caso, rifiutano le offerte bloccando il mercato della Roma. Se l’estate scorsa è toccato ai vari Pedro, Pastore, Nzonzi, Santon, Fazio e, per qualche giorno, anche all’ex capitano Florenzi allenarsi a Trigoria in un gruppo separato rispetto al resto della squadra, stavolta sarà certamente il turno di Amadou Diawara finire ai margini, se entro il 4 luglio (data del raduno da confermare) non avrà trovato un’altra sistemazione, continuando a impuntarsi.

La Roma considera chiuso il rapporto con il guineano. Nelle ultime due sessioni di mercato il ragazzo ha rifiutato svariate offerte, tra cui quelle del Valencia e del Venezia, che lo scorso gennaio ha spinto invano per averlo. Adesso la società vuole venderlo a titolo definitivo e non prenderà in considerazione offerte in prestito, sperando che il nuovo agente procuratore, il tedesco Daniel Delonga, convinca Diawara che è arrivato il momento di separarsi dai giallorossi.

Non è stato ancora deciso chi saranno gli altri giocatori costretti ad allenarsi a parte a Trigoria agli ordinidi un preparatore messo a disposizione dal club, ma sono in diversi a rischiare di far compagnia a Diawara. Ad esempio Kluivert, di ritorno dal Nizza. La sua buona stagione in Ligue 1 gli fa avere ancora richieste in Francia, dove lo seguono Monaco e Marsiglia. Non rientra nei programmi neppure Reynolds, che potrebbe andare in prestito in un altro club belga dopo l’esperienza al Kortrijk.

Per Villar vale il discorso di Diawara: si cerca una cessione a titolo definitivo, puntando anche a monetizzare. Lo stesso obiettivo Tiago Pinto ce l’ha per Carles Perez, che aspetta una squadra pronta a dargli spazio.

E le proposte non mancano: due club italiani (uno è l’Udinese), più un paio di società spagnole e almeno un’altra francese. Ma Perez in ogni caso non finirà fuori rosa e se non dovesse concretizzarsi la cessione prima dell’inizio del ritiro si allenerà agli ordini di Mourinho. Come Veretout, che piace a Monaco, Marsiglia e Lione.

 

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