La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – Sotto quegli occhiali, stavolta, c’è il nervosismo per aver buttato all’aria due punti. De Rossi ha rovinato il piano di vittoria che Eusebio Di Francesco aveva già di suo immaginato complicato, a maggior ragione dopo le fatiche di Champions: «Non è vero che siamo stati presuntuosi, ma ingenui sì – fa l’allenatore della Roma –, eravamo stati bravi a sbloccare il risultato e avremmo dovuto portare a casa la vittoria. Vittoria che avremmo meritato e che abbiamo cercato anche in dieci, con una mentalità da grande squadra. In fondo il Genoa ha fatto gol senza aver mai tirato in porta, dopo averci impensierito giusto con un paio di ripartenze. Sono due punti persi che pesano in classifica, anche se il campionato è ancora lungo. Paghiamo a caro prezzo un’ingenuità ma sul piano della prestazione alla mia squadra do un 6,5».
L’allenatore ha a lungo discusso con il quarto uomo, specie nei minuti di recupero per la gestione di qualche episodio dubbio. «Non è per questo che abbiamo pareggiato, ma ci tengo a dire che l’arbitraggio non è mi piaciuto, specie nella gestione dei cartellini. Noi abbiamo tenuto il possesso palla quasi per il 70% del tempo, eppure il Genoa ha chiuso con un solo ammonito: qualcosa non va, vanno tutelate le squadre che come noi provano a giocare a calcio». Chi prova invece a fare gol è Dzeko: «Edin tornerà a segnare perché il gol ce l’ha nel sangue, su questo sono sereno». Sereno non è il bosniaco, che ha a lungo battibeccato con Izzo durante il match. E a fine gara il duello è proseguito. Uscendo dal campo il difensore si è avvicinato all’attaccante sussurrandogli qualcosa, il romanista si è voltato e ha promesso a Izzo un post partita agitato, della serie: «Ci vediamo dopo» o giù di lì. Non contento, Dzeko ha poi fatto infuriare i tifosi del Genoa per un gesto verso la tribuna.