Conferenza Di Francesco: “La SPAL merita di più. De Rossi? I figli non si abbandonano. Ha bisogno di sostegno nei momenti difficili” – VIDEO

Pagine Romaniste (da Trigoria F.Biafora) – Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Spal. Queste le sue parole:

Come ha preparato la sfida di domani?
Che non si può più sbagliare, negli atteggiamenti e nel preparare le gare. Davanti vanno davvero forte, non ci possiamo permettere passi falsi ma bisogna avere rispetto per la Spal, che è una squadra che ha giocato bene anche col Chievo e meritava di più. Viene a giocarsela, è una di quelle che sta facendo meglio ed è da prendere con le molle perché ha giocatori esperti come lo stesso Borriello e altri giocatori. Se entriamo con la mentalità sbagliata ci possono fare male.

Come ha visto Emerson?
Non è ancora al massimo ma è in grande crescita. Nell’ultima settimana ha fatto dei miglioramenti importanti. Anche l’aver fatto 60 minuti con la Primavera a lui è servito tantissimo. Adesso sta innalzando il livello degli allenamenti e in queste gare penso che possa essere utilizzato.

Schick si può vedere dall’inizio?
Sono contento che intanto si sia allenato con continuità senza accusare problemi, questo è importante. Il fatto che abbia grandissime qualità lo sappiamo e si è visto anche in 8 minuti. Che possa giocare dall’inizio non è detto, potrebbe farlo come potrebbe non farlo, questo lo deciderò durante l’ultimo allenamento e domani parlando anche col ragazzo.

C’è un passaggio che l’ha colpita nelle parole di Totti?
Passaggi particolari non ce ne sono, mi è piaciuto come ha parlato del figlio Christian, parlando di educazione, rispetto e crescita di un bambino, non di un potenziale campione futuro. Non gli ha dato pressioni, spesso succede con i genitori che creano tante aspettative. Poi c’è un secondo voto mio per Tommasi e Montella. Per quanto riguarda lo scudetto del Napoli, io mi auguro che rimanga sempre al sud ma un po’ più alto. Questa è una battuta, obiettivamente il Napoli ha la potenzialità per diventare una squadra da scudetto, Totti ha espresso questo giudizio. Poi che possa vincere mi interessa in maniera relativa perché guardo in casa mia.

Luca Pellegrini può rientrare nel breve-medio periodo nelle rotazioni della prima squadra?
In questo momento abbiamo 2 terzini sinistri, sul fatto che lui abbia grandi potenzialità non ho dubbi. Si è fatto male in un momento sfortunato, era il periodo in cui avrebbe giocato partite importanti da titolare e avremmo potuto vedere meglio le sue qualità. Il primo pensiero è quello di ritrovare la partita e gli allenamenti fatti in un certo modo. Anche lui è in ritardo in certe circostanza ma è un ragazzo caparbio che si allena sempre bene. Con probabilità giocherà con la Primavera, poi valuteremo. Le qualità ci sono.

C’è qualcosa che invidia a Napoli e Juventus e ai suoi colleghi?
L’invidia non fa parte del mio modo di vivere la vita e non è nemmeno nel mio lavoro. Però il fatto di poter allenare una squadra per tanto tempo dà tanti vantaggi, e lo dico dopo aver allenato un club che è cresciuto tanto nel corso degli anni. Questo è un dato di fatto, mi auguro che possa finire con un bel pareggio così rimaniamo tutti lì.

Come ha gestito l’affare De Rossi? Se gioca Schick lo farà con Dzeko o lo può far rifiatare?
Sarebbe più facile che giochi con Dzeko. Per quanto riguarda De Rossi, la prima cosa che ho fatto gli ho dato uno schiaffo, lo stesso che lui ha dato a Lapadula. Al di là della battute, ha sbagliato e personalmente è la prima volta con me. Come ogni figlio, nei momenti di difficoltà le persone non vanno abbandonate ma aiutate. Sul discorso disciplinare esiste un regolamento interno alla società, fatto da me insieme ai giocatori e lui pagherà le conseguenze del regolamento che rimane interno. Però ci saranno provvedimenti, poi si parte da zero avendo maggiore attenzione perché non ci possiamo permettere di commettere altri errori. Si devono mettere da parte certe cose, e serve il sostegno di tutti. Lui che è un vero romanista ha bisogno di sentire la gente accanto nei momenti di difficoltà.

Under? Ci saranno chance per lui?
Domani ci sarà, giocherà o lui o Schick. Farò le valutazioni stasera ma devo dire che è cresciuto tanto, non è facile. Chi ha giocato al suo posto ha fatto bene, anche se a Genova siamo stati meno brillanti. Anche Defrel è entrato bene ma ora è infortunato. Lui non ha mai smesso di lavorare in un certo modo e di questo sono felice.

Le condizioni di Nainggolan e Perotti?
Nainggolan non verrà convocato, ha un affaticamento dovuto al fatto che ha giocato tante partite, nient’altro. Ha giocato anche in condizioni non ottimale, abbiamo scelto insieme ai preparatori un percorso per riportarlo all’interno della squadra sabato o domenica ma sicuramente domani non verrà con noi. Per Perotti decideremo oggi, anche lui aveva un problema da valutare senza rischiare niente, credo che difficilmente sarà in campo dal primo minuto, valuteremo se portarlo in panchina.

Rivedremo Lorenzo Pellegrini dall’inizio? Cosa si aspetta da lui?
Lui è un ’96, i giovani vanno supportati e non attaccati. Non è stato brillantissimo a Madrid, però sulle sue qualità e sulle capacità metto le mani sul fuoco. Se dovesse giocare dall’inizio darà il meglio di sé, deve solo vivere serenamente questa sua nuova avventura. Io sono qua per quello, per aiutarlo ad assimilare non tanto i concetti che già conosce, ma a insegnarli a vivere le partite con maggiori tranquillità, forse gli manca questo fattore.

Può diventare Schick il giocatore in grado di creare la superiorità numerica? Ha pensato a un cambio di modulo per farlo giocare accanto a Dzeko?
Non sono più integralista, l’abbiamo assodato. Quando però un qualcosa va bene cambiarlo totalmente mi sembra un po’ assurdo e sbagliato. Bisogna cercare di dare continuità a quello che stiamo facendo, sia in fase difensiva sia offensiva. Lui può essere un giocatore con queste qualità e mi auguro di sfruttarle al meglio, siccome fino ad adesso non l’abbiamo avuto a disposizione sarà un valore aggiunto per la squadra il fatto di averlo a disposizione in tutte le zone del campo, può giocare sia come centravanti sia come attaccante a supporto. Sia un po’ più esterno sia un po’ più interno.

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