Di Francesco: “Dzeko è una risorsa, i gol arriveranno. Sorrentino ha salvato il Chievo, Schick mi è piaciuto” – VIDEO

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, al termine della gara di campionato in casa del Chievo ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Oggi due punti persi, ma la Roma ha fatto 10 tiri nello specchio con 4 parate decisive di Sorrentino. Risultato deludente, ma alla squadra non si può rimproverare nulla…
Certamente sì, sia per i dati che hai elencato tu ma non solo quelli. Abbiamo creato tantissime situazioni pericolose, tantissimi cross, dove non siamo stati bravi a chiuderla, cioè a fare gol. Se andiamo a vedere la gara la Roma ha dominato, al di là di qualche ripartenza del Chievo che ci può stare. Nella voglia di vincere la gara la squadra mi è piaciuta, mi è piaciuta magari meno negli ultimi 15-16 metri dove potevamo essere più determinati per le tante occasioni che abbiamo creato. La Roma oggi ha battuto 13 calci d’angolo, eppure continua a non segnare di testa.

E’ questo un aspetto da rivedere anche per il futuro?
Ci stiamo lavorando, abbiamo provato anche nel primo tempo qualche schema, qualche situazione di gioco. Anche in questo dobbiamo migliorare, ma non è solamente sui calci d’angolo che oggi sono stati tanti, ma anche sui 30 cross della partita stanno a significare che in questo dobbiamo migliorare e lavorare ed essere più bravi anche nel riempire l’area di rigore.

Si aspettava un Gonalons più incisivo?
Io credo che Gonalons abbia fatto la partita che doveva fare, ripulendo molte situazioni di gioco, lavorando bene e facendo un’ottima fase difensiva in tante situazioni. Per di più è andato anche vicino al gol, peccato che non sia venuto, però è un ruolo dove il giocatore non deve essere decisivo, è un giocatore che dà equilibrio alla squadra e lui lo ha fatto molto bene. Dove siamo mancati è in fase realizzativa, con i nostri attaccanti o magari con le mezzeali che arrivavano.

Dzeko sta diventando un problema?  Anche oggi due occasioni sciupate…
Ha fatto gol con la Spal. Non è un problema Dzeko, per noi è una risorsa. Sul fatto che abbia segnato poco ultimamente sono convinto che arriveranno. E poi non è l’unico che deve segnare. Sono dell’idea che in un collettivo sì, l’attaccante è quello che deve fare più gol e di fatti lui è il capocannoniere della squadra, ma noi ci aspettiamo i gol anche dagli altri giocatori.

In cosa vi ha messo maggiormente in difficoltà in Chievo?
Credo che siamo stati più noi a mettere in difficoltà il Chievo che il Chievo a noi. Loro giustamente si sono difesi bene, compatti, cercando di buttare la palla lunga, cercando meno il fraseggio e più la verticalizzazione per gli attaccanti. Sono andati non so quante volte in fuorigioco, circa una decina, e questo significa che abbiamo lavorato bene. Chiaro poi che sulle seconde palle loro sono molto bravi perché ci lavorano e ci giocano. Sapevamo che avremmo affrontato una squadra ostica, fisica e difficile da affrontare e sono queste le caratteristiche che ci hanno messo più in difficoltà. Però come detto prima se tiri quasi 30 volte in porta e Sorrentino para tutto… Avessimo segnato staremmo parlando in maniera differente, purtroppo però in Italia il risultato sposta troppo.

DI FRANCESCO A MEDIASET

Sentiva che questa non era una partita facile… Forse però non è stata la Roma che voleva?
No anzi era proprio quella che volevo perché quando fai il 70% di possesso palla fai più di 30 cross e tiri quasi più di 30 volte in porta, è solamente mancato il gol. Si fanno valutazioni solo in base la risultato ma sotto il mio punto di vista non c’è stata partita. Qualche contropiede e qualche ripartenza è normale che gliela dovevamo lasciare. Il gol non è arrivato, abbiamo sciupato tante occasioni e non abbiamo avuto cattiveria sotto porta però mi aspettavo questa partita, mi aspettavo questa Roma che ha dominato la gara, perché i numeri dicono questo.

Spesso si parla degli arbitri, ma sembrava che sopratutto nel primo tempo la direzione di gara ha un po’ innervosito la squadra…
Non dobbiamo caderci, perché magari c’è stato qualche fallo di troppo, qualche ammonizione di meno però non dobbiamo basarci su quello che è l’arbitraggio perché sennò facciamo l’errore più grande di tutti e il primo a non farlo devo essere io.

Ottimo il secondo tempo ma forse nel primo non c’era la stessa determinazione… 
I dati in realtà mi dicono altro. Per quanto riguarda i duelli aerei per esempio, ne abbiamo vinti di più nel primo tempo. Abbiamo avuto due ottime occasioni anche nei primi 45 minuti con Gerson e con delle palle importanti messe da Kolarov che non abbiamo sfruttato al meglio. Il Chievo nel primo tempo era molto bloccato, ci aspettavano nella loro metà campo. La partita era questa io lo sapevo. Ovviamente non puoi dominare per 0 minuti ma per la dinamica della gara, per quello che hai creato, meritavi il gol ma non l’hai fatto per colpa tua e basta. Ci prendiamo questo punto sapendo che dobbiamo essere un pochino più cinici e cattivi quando arriviamo sotto porta.

C’è stata poca cattiveria sopratutto nei cross, Kolarov ha messo in mezzo palloni fantastici e Schick e Dzeko arrivavano poco convinti…
Su questa cosa dobbiamo lavorarci e migliorare nel riempire meglio l’area. L’abbiamo anche fatto am in questi casi dobbiamo battezzare un posto e sperare che la palla arrivi lì. È quello che dico sempre ai miei ragazzi, oggi l’abbiamo fatto ma magari con maggiore convinzione potevamo segnare. Non ci siamo arrivati sempre per pochissimo. La squadra meritava la vittoria perché ho visto il Chievo che contro il Napoli non gli ha concesso niente, noi abbiamo creato veramente tanto, e di questo sono felice, ma sono meno felice del fatto che abbiamo concretizzato poco.

E’ l’ottava partita senza subire gol in 15 match di campionato però avete segnato solo 27 gol. Questa pochezza realizzativa è dovuta solo al cattivo momento di Dzeko o c’è altro?
Non possiamo sempre solo aspettare i gol di Edin. Qualche gol ce lo aspettiamo ma sono sicuro che alla lunga arriveranno. Sono contentissimo del fatto di avere grandissimo equilibrio, al di là dei gol subiti, nel concedere poco agli avversari. Questo è un aspetto molto importante. Dobbiamo giocare sempre alti e aggressivi. Qualche gol però obiettivamente manca, anche sul 4-0, 4-1 un gol dà forza, dà fiducia.

Schick prima punta era solo un esperimento o è il suo ruolo definitivo?
Schick può giocare benissimo in tutte e due i ruoli ma ha caratteristiche diverse rispetto ad un esterno classico. Oggi ha fatto tutti e due le cose, per quello non è definitivo.

Dopo la partita tra Juve e Inter, questa Roma può lottare per lo scudetto?
Questa Roma non deve lottare per lo scudetto ma deve crescere sotto questo punto di vista. Noi dobbiamo fare punti su punti, e cercare di avvicinarci a quelle che stanno davanti. Non siamo i favoriti ma siamo una squadra importante, una squadra che ha dei mezzi, delle qualità e lo abbiamo dimostrato sia in campionato che in Champions. Peccato che oggi non siano arrivati i tre punti, ma la squadra ha ancora margini di crescita.

Chi vorrebbe nel sorteggio di Champions League? E chi invece preferirebbe evitare?
Nessuna delle due. L’urna dirà quello che deve dire e a me non interessa. La mia testa era solo al Chievo, domani penseremo al sorteggio ma, devo essere sincero, prepareremo tutte le partite nello stesso modo perché negli ottavi di Champions troviamo in ogni caso delle squadre che hanno delle qualità importanti.

Un commento sulle parole di Monchi che ha detto che più di un rinnovo conta la fiducia…
Non abbiamo parlato di questo. Quello che ha detto Monchi sulla fiducia lo condivido pienamente. A Sassuolo ho fatto contratti stringendo la mano e l’ho fatto anche alla Roma. Vivo sempre di questo e mi auguro sempre di incontrare persone oneste, a volte capita di no ma io sono stato spesso fortunato in questo.

 

DI FRANCESCO A SKY

Nel secondo tempo solo la casualità vi ha fermato?
Credo che anche i dati dicano che nel primo tempo la Roma ha fatto il 70% di possesso, è stata dall’altra parte, ha avuto due nitide occasioni, una con Gerson che ha tirato addosso al portiere che era sdraiato. Poi tante situazioni di gioco, trenta cross totali, siamo stati poco cattivi e determinati. Nel secondo tempo c’è stato predominio con tante situazioni importanti non concretizzate, ritengo che ogni squadra non può pensare di fare novanta minuti perfetti. Noi non abbiamo regalato niente, abbiamo tenuto il Chievo nella loro metà campo tutta la gara cercando di non farli giocare. Qualche ripartenza ce l’hanno avuta com’è normale quando vuoi essere aggressivo. Se c’è una squadra che meritava i tre punti per quelle che sono state le occasioni e dinamiche di gioco eravamo noi. Peccato, perché è solo colpa nostra che non siamo riusciti a chiudere al meglio tutte le azioni procurate.

Manca un po’ di determinazione nell’occupare l’area?
Devo dire che ci siamo anche arrivati ad occuparla. Quando si va a chiudere un’occasione da gol o un cross bisogna battezzare un posto e scegliere dove andare cercando di riempire l’area, non andando tutti sulla stessa palla. Tante volte scegliamo di tutti e due sul secondo palo ed è un errore. Bisogna distribuirsi meglio è una cosa su cui stiamo lavorando, dobbiamo migliorare e perfezionare. Ed è anche il motivo per cui ho tenuto Schick ancora in campo con una sorta di doppio attaccante anche se inizialmente partiva esternamente per riuscire a coprire l’area con maggiore fisicità.

Quanto sono pesate le energie spese martedì?
Me l’aspettavo ma se valutiamo la prestazione e le occasioni di gioco, dovevamo solo fare gol. Ho cambiato solo 5 calciatori rispetto alla partita contro il Qarabag, non è una questione fisica ma di scelte finali in cui non siamo stati bravi e lucidi nel concretizzarle. E’ un difetto che ci portiamo dietro dall’inizio, siamo la migliore difesa del campionato ma come attacco a livello di possiamo fare meglio di quello che stiamo facendo.

Come valuta la prova di Schick?
Mi è piaciuta, ha retto 90 minuti nonostante non si sia allenato tantissimo con noi. E’ un giocatore che ha grandissime qualità, questo è un momento di grande crescita per lui, si è mosso bene, poteva essere più determinato in alcune situazioni, poteva calciare con più immediatezza , però nel complesso generale ha fatto una buona gara.

DI FRANCESCO A ROMA TV

La classifica dopo questa partita?
Abbiamo perso due punti, la squadra ha dominato per lunghi tratti. Siamo mancati negli ultimi metri per concretizzare, siamo poco cinici e facciamo pochi gol rispetto a quanto creato.

Bravo Sorrentino o Roma poco precisa?
Quando batti 14 angoli, fai 30 cross e tiri 30 volte in porta devi far gol se vuoi ambire a qualcosa. Per quello dobbiamo crescere, anche se la squadra c’è ma non possiamo permetterci di sbagliare. Questo è un peccato, guardiamo il risultato e non la prestazione che è stata convincente. Se hai creato tanto vuol dire che hai fatto bene, è mancato qualcosa di più per essere una grande squadra.

Come si allena il cinismo?
Anche le partite vinte agilmente possono permettere a tanti giocatori di far gol. Questo significa avere continuità, ambizione. Fare gol aiuta ad avere consapevolezza, a volta siamo poco convinti. Quando crossiamo bisogna non coprire tutti la linea di porta, uno dovrebbe andare dietro. Ancora non ci muoviamo bene, a volte mancano questi aspetti.

Come si fa capire ai giocatori che ci vuole cattiveria?
Loro lo hanno capito, questa gara è stata affrontata bene. Si allena e basta, dirle non basta, le cose vanno fatte. Vorrei una maggiore copertura della porta, i movimenti tattici che fate mi interessano perché sono quelli che voglio io. Dobbiamo crederci di più con gli inserimenti dei centrocampisti e delle mezze ali. Il gol sbagliato di Gerson si può sbagliare, ma il gol non è mai facile e bisogna convincerci di più in determinate cose. Guardate i numeri, ci sono state situazioni pericolose come quelle di Jesus da calcio d’angolo.

Ci sono stati errori gratuiti che danno convinzione agli avversari?
Condivido, ma loro non hanno mai creato problemi e sono spesso andati in fuorigioco. Bisogna pulirsi della superficialità nei passaggi, ma succede quando si incontra una squadra aggressiva. Abbiamo forzato delle giocate e queste cose si devono evitare. Ma nel complesso quando si crea così tanto non posso attaccarmi a un passaggio sbagliato.

L’arbitraggio?
Bisogna essere ottimisti. Mi spiace aver pareggiato, la squadra ha però voglia di crescere. Se non avessimo tirato mi sarei preoccupato di più. La squadra ha fatto una buona gara, serve solo più convinzione.

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