Corriere dello Sport – De Sanctis ecco il muro da primato

Morgan De Sanctis PR

Morgan De Sanctis è diventato ufficialmente il nuovo portiere della Roma lo scorso 25 luglio, dopo un lungo tira e molla con il Napoli che, dopo aver puntato su Rafael e Reina, tardava a liberarsene avendolo in realtà emarginato nei fatti. Era pronto Morgan in quei giorni di luglio, a salire in macchina per portarsi da Dimaro in Val di Sole a Brunico in Val Pusteria, dal Napoli alla Roma. 

 

ESPERIENZA E PERSONALITA’ – La Roma, che aveva già ceduto Stekelenburg e in pratica era senza un primo portiere (c’erano solo Lobont, Skorupski e Julio Sergio), ha pazientato, tremato, ma alla fine ha centrato l’obiettivo. Di De Sanctis piaceva soprattutto la grande personalità e il modo di guidare la difesa, oltre alla sua esperienza garantita. Oggi, alla vigilia di un Roma-Napoli da Mille e una Notte, Morgan si scopre il portiere di gran lunga meno battuto della serie A: un solo gol al passivo, direttore d’orchestra di una difesa impenetrabile. Ma anche il suo sostituto nel Napoli non scherza. 

LA SFIDA CON REINA – C’è un altro dato in questa particolare classifica di portieri e parate, che fa riflettere e che porta immediatamente alle considerazioni tecnico-tattiche della sfida di venerdì 18 tra Roma e Napoli: De Sanctis si è dovuto produrre nella metà delle parate invece toccate a Reina. Questo vuol dire che rispetto alla Roma, il Napoli concede il doppio dei tiri agli avversari di turno. Insomma, pur essendo una macchina da gol, e pur avendone subiti solo 4, in realtà la squadra di Benitez concede spazi e possibilità a chi si presenta dalle parti di Reina, tanto che il portiere di fiducia del tecnico, entrambi ex Liverpool, è stato chiamato al lavoro il doppio rispetto a De Sanctis. 
SCOMMESSA VINTA – A giudizio di molti addetti ai lavori, De Sanctis (37 anni come Totti) è inevitabilmente nella fase calante della sua carriera, ma il modo in cui si è presentato alla Roma dice il contrario, perchè nei fatti, il contributo del portiere giallorosso si sta rilevando preziosissimo. Non tanto circa le parate decisive (ne ha fatte poche perchè non gli tirano quasi mai) quanto per come sa dirigere, incoraggiare e anche redarguire i suoi compagni di reparto. Imbattuto da 411’ minuti (ultimo e unico gol subito in questa stagione da Biabiany al 39’ di Parma-Roma), De Sanctis è una delle tante scommesse vinte dalla Roma e da Walter Sabatini. 

 

Corriere dello Sport – R.Boccardelli

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