Il derby di Pjanic. Stringe i denti per battere i vecchi amici

La Gazzetta dello Sport (F.Della Valle-C.Zucchelli) – «Pjanic? Gioca». I dubbi li spazza via Massimiliano Allegri quando risponde in modo secco a una domanda posta in conferenza stampa. Anche Miralem deve aver tirato un sospiro di sollievo, perché se c’è una partita che mai avrebbe voluto saltare è quella di stasera contro la Roma. Il suo derby del cuore, l’occasione per rivedere tanti amici con cui i rapporti non si sono mai interrotti. Mire non ha giocato titolare contro il Torino per un problema muscolare alla coscia. Allegri ha preferito tenerlo a riposo per averlo pronto contro i giallorossi. Nel frattempo il dolore non è passato, ma il bosniaco stringerà i denti. Vuole esserci a tutti i costi e magari segnare come ha fatto domenica con il Torino. L’anno scorso, quando ancora indossava la maglia giallorossa, beffò Buffon con una magia delle sue su punizione nella gara d’andata dell’Olimpico, vinta dalla Roma per 2-1. Non sono i gol che gli mancano: Mire ne ha già fatti 6 in 18 partite, non male come score. Semmai gli manca una prova da leader, una partita da primo della classe.

LEGAME SOLIDO Pjanic ha lasciato Roma per vincere, non ne poteva più della medaglia del secondo. Dal gruppo Whatsapp dello spogliatoio romanista Pjanic è uscito a fine giugno, qualche giorno dopo l’ufficialità del suo trasferimento alla Juventus. Le conversazioni con Nainggolan, De Rossi, Totti, Florenzi, Strootman e gli altri non sono terminate però: ha scritto ad Alessandro dopo l’infortunio, a Kevin dopo il gol al derby, con Radja il rapporto è quasi di fratellanza. La primogenita del belga, Aysha, è la promessa sposa di Edin, il figlio di Mire; ultimamente però l’ha «tradita» con Sofja, la splendida fidanzata di Ljajic che, quando non è in giro per il mondo gli fa da babysitter a Torino.

UN PO’ DI ROMA A TORINO – Sotto la Mole il derby è meno sentito che a Roma e Pjanic e l’attaccante granata possono frequentarsi quasi tutti i giorni. Un esempio? Edin, 3 anni, ha visto il derby in braccio alla mamma di Ljajic. L’amicizia tra Miralem e Adem è nata tra le strade di Casal Palocco e dell’Eur e tra i tavoli di ristoranti come La Locanda e I Torquati, ancora oggi i posti preferiti di Pjanic quando torna a Roma. A Torino invece abita in zona Crocetta e quando vuole sentirsi a casa mangia al Picchio, vicino all’Olimpico. Mire si vede parecchio nella Capitale e di mezzo c’è il cuore: a Roma vive Francesca, la fidanzata, che quando può lo segue in giro per l’Europa, altre volte invece resta a Roma, perché ha due bambine. Pjanic viene a trovarle spesso, in alternativa va lei a Torino, dove non manca anche Josepha, la mamma di Edin: il bimbo sta ogni settimana con il padre. E con tanti zii acquisiti: oltre a Ljajic, c’è anche Michele Gerbino, l’uomo di fiducia che lo ha seguito da Roma, e Benatia, un altro giocatore con cui ha rapporto quasi da fratello. Anche questo, nato e cresciuto in giallorosso. Quello con Dzeko, invece, si è sviluppato in Bosnia, e rivedere lui, come gli altri, oggi avrà un significato speciale. Ma in fondo, la partita finisce al 90’, l’amicizia no. Quella continuerà.

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