Dentro il mondo del nuovo Gerson

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) La Roma ha scoperto Gerson con due anni di ritardo. Il brasiliano è stato acquistato due anni fa dal Fluminense per diciassette milioni, strappando il talentuoso centrocampista alla corte del Barcellona. Sabatini per convincerlo ad accettare gli regalò la maglia numero dieci con scritto il suo nome, scatenando un mezzo incidente diplomatico con Totti. L’11 agosto 2015 Gerson è diventato un giocatore della Roma, che però decise di lasciarlo in prestito alla Fluminense fino al termine del campionato brasiliano (1º gennaio 2016). Sbarcato a Trigoria cominciò ad allenarsi con i nuovi compagni, ma non era tesserabile per la Roma, che non aveva uno slot libero per gli extracomunitari. Così Sabatini cercò una sistemazione temporanea per Gerson. Si era parlato della Sampdoria, ma il club che è stato più vicino al giocatore è stato il Frosinone. Era tutto fatto tra le due società, ma il ragazzo, su suggerimento del padre, non accettò il trasferimento. Per non lasciarlo fermo sei mesi la Roma lo rispedì in prestito alla Fluminense.

TRA I BRASILIANI DOC – Domenica a Firenze anche i più scettici tra i tifosi giallorossi hanno scoperto le doti di questo ragazzo, che ha ancora solo venti anni. Due gol, entrambi di sinistro, per entrare nella brillantissima galleria dei brasiliani della Roma. Era da sette anni che un brasiliano non segnava una doppietta con la maglia della Roma. L’ultimo fu Fabio Simplicio, nella partita pareggiata 2-2 a Verona contro il Chievo il 4 dicembre 2010.

È PAPÀ – A Roma si è ambientato in fretta, vivendo in una enclave brasiliana a Casal Palocco. Con lui vive Andrè, un amico di circa trent’anni che gli cura la quotidianità. Gerson a venti anni è già sposato con Greice Goncalves, ventenne come lui, di Rio de Janeiro. La bambina nata dalla loro unione si chiama Giovanna Filha. Tra i brasiliani frequenta di più Emerson, con il quale ha festeggiato domenica sera al Piper i sui primi gol italiani e Bruno Peres, ma spesso si ritrovano tutti insieme anche con Castan, Alisson e Juan Jesus. Ha un ottimo rapporto con Di Francesco, anche sul piano umano. Ci parla molto, ritiene che il nuovo tecnico abbia avuto un ruolo importante nella sua crescita. Quest’anno ha già messo insieme più minuti rispetto alla passata stagione. Il feeling con Di Francesco è scattato subito: il nuovo allenatore giallorosso apprezza le qualità del brasiliano, anche se ha lavorato molto per fargli velocizzare le giocate.  La grande prestazione di Firenze non è un episodio isolato: aveva fatto bella figura da titolare anche a Stamford Bridge contro il Chelsea ed era stato confermato nell’1-0 contro il Crotone. A Firenze due perle per cominciare una nuova vita.

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