De Santis: “Dove mi dice di giocare il mister io gioco senza problemi. Il gol mi manca e spero di trovarlo presto. Col Barcellona sarà tosta. Mi ispiro a Maicon”

eros de santis

Eros De Santis, terzino della Roma Primavera, è stato intervistato da Roma TV. Queste le sue parole:

Quanti anni qui a Trigoria?
Sono qui dal 2007, quasi dieci anni.

Hai fatto tutta la trafila
Sì sono passato da mister Rosa a Baroni, col quale ho vissuto i primi derby; è stato il primo anno importante, che poi mi ha permesso di andare coi giovanissimi nazionali di Coppitelli.

L’allenamento con la prima squadra?
E’ bellissimo stare vicino ai calciatori della propria squadra.

Da chi impari?
Da Maicon, quando ero piccolo mi ispiravo a lui e cercavo di fare le sue stesse cose.

Come nasce il tuo nome?
Non lo so, andrebbe chiesto a mamma.

Anche centrale vai alla grande…
Dove mi dice il mister di giocare io gioco, non ci sono problemi e sta andando bene.

Quando hai giocato a destra hai spinto molto, ti manca il gol?
Si, ho fatto 8 gol nei giovanissimi. Poi 4-5 coi regionali e poi 2 con gli allievi. Il gol mi manca e speriamo arrivi presto.

Ti aiutava la posizione e il campionato…
Si, spesso le partita finivano 8-0 e eri facilitato nel segnare.

Ora risultato a Barcellona…
Si, sarà tosta. Sono una squadra molto importante ma noi andremo li e faremo la nostra partita e vogliamo portare a casa il risultato.

Avete raccolto molto meno in Youth…
Si, abbiamo avuto sfortuna. Creiamo tantissimo e prendiamo gol e non va bene. Col Bayer ne abbiamo concluse 5 e ne abbiamo creato 9.

Diventa inspiegabile il risultato in Germania…
Si, è stata una beffa.

In campionato volate nonostante l’ultimo pareggio…
Ci sta di pareggiare col Palermo che non merita quella classifica. Li era un campo piccolo ma va bene così, ci può stare.

Peccato per il Palermo…
E’ stata complicata, loro erano molto compatti e stretti. Vantaggio meritato e poi purtroppo una situazione dove non ci siamo capiti e hanno pareggiato. Il risultato si accetta, stiamo andando bene.

Chi ti ha colpito di più dei 98?
Un po’ tutti. Sono bravi ragazzi e bravi giocatori, fanno molto gruppo. Se devo dirne uno, dico Bordin.

L’anno scorso ad un passo dal titolo e siamo usciti contro l’Atalanta, bisogna riscattarsi…
Si è il minimo, bisogna fare una partita ottima contro l’Atalanta e giochiamo in casa nostra.

Stai cominciano a guidare la macchina…
Si nei parcheggi di Tivoli però. Vengo da 10 anni da li a Trigoria.

Quanto ti porta via il percorso?
Una bella fetta di vita. Andando su e giù con mio papà e mio fratello. Poi da solo quando prenderò la patente.

Li senti i compagni che sono andati al Frosinone?
Si quasi tutti. Ci sentiamo spesso con i miei compagni storici con cui sono cresciuto.

Vi conoscete molto bene con Marchizza…
Era sempre il più grande di tutti.

La Nazionale…
E’ stata una bella partita quella. E’ un mio obiettivo come sempre.

La fascia da capitano…
Si l’ho indossata spesso nella mia carriera da giovanissimo alla Roma.

Dove può arrivare questa Roma Primavera?
Dove vuole. Magari anche con una cosa a tre colori.

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