VIDEO – De Sanctis: “E’ stata una settimana dove non sono stato messo nelle condizioni ideali per fare quello che faccio di solito. Abbiamo bisogno di essere sostenuti. Stateci vicini, stiamo lavorando”

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Morgan De Sanctis, portiere della Roma, ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa al termine della sfida vinta per 5-1 con il Carpi. Queste le sue parole:

DE SANCTIS IN ZONA MISTA

Una vittoria che alza soprattutto la classifica, ci tenevamo particolarmente, la battuta d’arresto di Genova ci aveva lasciato  l’amaro in bocca considerata anche la prestazione che era stata fatta  e quindi ci tenevamo a riprendere subito il cammino con la vittoria, con i 3 punti e con una prestazione che ci desse delle certezze e così è avvenuto fatto salvo per una prima situazione di pericolo dove tra l’altro è stato molto bravo Borriello a crearsi la condizione per poter segnare però passato quel pericolo poi la squadra è stata sicuramente padrona del campo, ha segnato in maniera brillante la prima volta, qualche piccola disattenzione sul 3-0 da evitare e niente poi il resto della partita è stato positivo, siamo rimasti padroni del campo, qualche leggerezza soltanto alla fine ma risultato assolutamente meritato, importante, bella prestazione peccato per gli infortuni, speriamo non sia niente di grave per tutti e 3 i ragazzi che sono usciti, Keita, Dzeko e Francesco e guardiamo con fiducia e positività che dovremo andare a fare a Borisov

Ti hanno dato fastidio i fischi?

Assolutamente no perché io capisco, perché questo è il terzo anno che sono alla Roma, perché vengo da un’altra piazza dove la passionalità e le pressioni sono alte e quindi mi rendo conto benissimo che quando non ci sono condizioni favorevoli sul piano dei risultati non ci si può aspettare di essere applauditi incondizionatamente però in questo momento, in questa fase iniziale della stagione è giusto e doveroso che un giocatore come me, magari più esperto, più capace di poter fare certi tipi di ragionamenti di fare un invito a tutta la tifoseria a tutto l’ambiente, cioè di stare vicini inequivocabilmente alla squadra. Noi abbiamo bisogno di essere appoggiati, i tifosi e tutto l’ambiente deve essere consapevole che questa squadra, questo gruppo di giocatori, di allenatori, dottori, società, sta facendo di tutto per poter vincere le partite e qualcosa di importante alla Roma. Ci aspettiamo che la passione dei tifosi sia riversata incondizionatamente e con entusiasmo e stima perché in queste condizioni il nostro lavoro sarà più incisivo.

Ti riferisci anche al discorso della Curva Sud vuota?

Il discorso della Curva lo affronto senza alcun tipo di timore, nel senso che secondo me, magari ci vorrà del tempo così come già del tempo stiamo investendo, nel senso che ormai è dall’inizio della stagione che purtroppo non abbiamo la Curva Sud che ci spinge come si era abituati a fare. Il discorso è semplice, bisogna avere rispetto per le istituzioni e rispetto per i tifosi. Questo rispetto reciproco, magari ci vorrà un’altra settimana, altre due o altre tre, nel rispetto reciproco nel rispetto delle regole io sono convinto che possono convivere passione e regole istituzionali e che quindi la Curva Sud possa tornare a fare quello che ha fatto storicamente per la Roma, ovvero incitarla per portarla il più in alto possibile, ne sono consapevole, è soltanto una questione di tempo e di passaggi e succederà perché la volontà di tutti, comprese le istituzioni e dei tifosi è quella di, immagino, di tornare allo stadio a vedersi le partite e di tifare per la squadra

Come mai un’esultanza così sentita al momento del calcio di rigore, in fondo arrivava su il 5-1, forse c’è dell’altro al di la del risultato?

No no, chi era allo stadio ha capito, ha percepito che io vivo, anche quando facevo il discorso delle ultime due partite è evidente che abbiamo subito delle critiche ed io ne ho subite anche più di altri, ma quando facci il discorso di essere vicino a questi ragazzi, a questi giocatori, lo faccio per la consapevolezza che se certe critiche arrivano al sottoscritto che ha 38 anni e che è abituato a riceverle allora la vive con uno stato d’animo che le riesce a somatizzarle però se noi vogliamo costruire qualcosa di importante e di vincente  abbiamo bisogno anche del sostegno dell’ambiente. Non si deve togliere il diritto legittimo alla gente di dire le cose assolutamente, ci mancherebbe altro, però se noi invece di rimbrottare in continuazione diamo una pacca sulla spalle al giocatore di turno, al dottore, all’allenatore o a chiunque si metta nelle condizioni di lavorare per la Roma secondo me verrà fuori qualcosa di interessante nella Roma, ma non solo quest’anno, anche in futuro. Trasformiamo questo ambiente che certe volte si dice che è difficile, complicato, trasformiamolo nell’ambiente che incita, che spinge, in un ambiente vincente, perché dobbiamo dare vantaggi ad avversari forti che storicamente hanno vinto più della Roma e che storicamente hanno avuto ambienti più favorevoli, trasformiamo il nostro in un ambiente favorevole

Alcuni tuoi compagni lo accusano molto questo ambiente?

Vedi un po’ te, la tua riflessione si è risposta da sola, se tu vieni fischiato tutte le domeniche  non fai lo stesso lavoro, se viene applaudito sempre è meglio, poi non potrà succedere però diamogli una mano a questi ragazzi, a tutti quanti. Non si può passare dopo il Barcellona ad essere fenomeni e arrivi col Carpi che non riesci a toccare una palla, ci vuole equilibrio, il disequilibrio non porta risultati, voi state a Roma da più tempo di me e dovreste saperlo e anche voi dovreste sforzarvi, come facciamo tutti e come faremo da qui alla fine di creare più occasioni per vincere, VINCERE

DE SANCTIS A MEDIASET

Ti sei preso la tua rivincita personale, ci sono stati anche i fischi all’inizio
“E’ stata una settimana nella quale non sono stato messo nelle condizioni ideali per fare quello che di solito faccio, allenarmi e parare, però il calcio è così e soprattutto in posti come Roma e Napoli dove ormai gioco da 7-8 anni, bisogna accettare che i tifosi vogliono tantissimo e fanno bene a pretendere tanto, ma devono capire che soltanto attraverso l’equilibrio nei giudizi e nella passione può migliorare questo ambiente che noi stiamo cercando di trasformare in vincente. Noi giocatori e la società lo stiamo facendo, la gente deve capire che i nostri sforzi devono essere accompagnati dal loro entusiasmo”.

Si riapre la corsa scudetto?
“Il primo bilancio si fa alla fine del girone d’andata, all’inizio ci sono cambi repentini di risultati. Quando vanno via i giorni è ovvio che non devi più farli andare via”.

DE SANCTIS A SKY

C’avete messo qualcosa in più stasera?                                                              

“Che quella sconfitta non fosse meritata lo ha dimostrato il campo, la Sampdoria si è messa bene e loro sono stati bravi a sfruttare le occasioni. Oggi dovevamo vincere e ci simamo riusciti con una bella prestazione abbiamo fatto un unica ingenuità sullo 0-0 ma loro non hanno segnato e noi ne abbiamo fatti 3. Tutto ha funzionato perfettamente”

Una bella parata su Borriello e poi sul rigore hai chiamato l’applauso del pubblico…

“Nessuno è insensibile al fatto di stare qui e vincere le partite ma chi ci sta attorno deve avere la fiducia e con l’impegno costante possiamo dare ancora di più, io devo fare delle considerazioni perchè sono uno dei più esperti che più di altri riesce a somatizzare le critiche ma se tutte questa pressione va a finire su giocatori più giovani perdi il potenziale della squadra e noi non ce lo possiamo permettere”

DE SANCTIS A ROMA TV

E’ una serata strana, qual è il tuo stato d’animo?
C’è soddisfazione di aver ottenuto una vittoria importante, c’è stata una leggere distrazione dove loro potevano andare in vantaggio, noi invece quando siamo andati avanti le abbiamo chiuse, lo dobbiamo tenere d’occhio questo aspetto. Abbiamo bisogno di essere sostenuti, ho l’esperienza per dirlo, è un messaggio che lancio all’ambiente giallorosso. Se sentiamo affetto, entusiasmo e amore ci verrà ancora più voglia di ottenere risultati e poi andremo tutti a festeggiare, è importante, non possiamo avere questi non equilibrio di queste piazze, perché dobbiamo dare ad avversari forti questo vantaggio? Tutti per la Roma e poi a fine stagione si faranno dei bilanci

Szczesny subito ad abbracciarti, segno di un gruppo che vuole vincere
Si, il messaggio è chiaro, il gruppo squadra, quindi tutti quelli che lavorano per la Roma, hanno il desiderio e l’ambizione di fare il massimo e portarla più in alto possibile, sentirsi amata e sentirsi appoggiata è importante. E’ chiaro è un peccato che la sud non possa sostenere la squadra ma io sono convinto che nel rispetto di regole e posizioni decise si può fare tutto. Il loro appoggio può convivere con delle regole

C’è chi aveva già fatto il funerale alla Roma
Si, io parlo sempre di primo bilancio alla fine del girone d’andata, ora è troppo presto per decretare le candidate allo scudetto e ad altri obiettivi, bisogna aspettare ed essere pazienti e sereni. Dobbiamo appoggiare questa squadre, ce lo meritiamo, facciamo di tutto per sostenere la squadra abbiamo bisogno dell’appoggio. Stiamo lavorando, stateci vicini e credete in noi, dovesse non succedere ne parleremo a fine stagione. Se queste pressioni succedono a me non è un problema, se magari vanno su qualcun altro più giovane rischia. Facciamo sentire a tutti l’attaccamento e la vicinanza e vedrete che sapremo ripagarvi

E’ stata più difficile la parata su Borriello o quella dopo il rigore?
La prima, andare sotto di un gol non ci avrebbe favorito sotto l’aspetto psicologico, è una soddisfazione e mi fa piacere che un portiere della Roma sia tornato a parare un rigore dopo tanto. Tutto quello che serve alla Roma è più importante di trionfi personali

 

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