De Rossi o Paredes? Spalletti cerca il regista per la «remuntada»

Corriere Della Sera (L.Valdiserri) – L’attesa è finita? Leandro Daniel Paredes, a 22 anni e con 67 partite di serie A sulle spalle, è pronto a diventare a tempo pieno il regista della Roma? Il derby di Coppa Italia di domani sera, dove i giallorossi dovranno recuperare lo 0-2 dell’andata per non far rischiara a Spalletti un’altra stagione a «zeru tituli», potrebbe dire molte cose sul presente e sul futuro dell’argentino. Paredes si gioca una maglia da titolare con Daniele De Rossi, uscito malconcio dall’amichevole Olanda-Italia e in bacino di carenaggio sabato sera quando la Roma ha affrontato e battuto l’Empoli 2-0. Ci sono possibilità di recupero per DDR, che vive il derby con un’intensità rara, ma forse per la prima volta c’è un reale ballottaggio per la maglia di regista della squadra. De Rossi non può essere al top e Paredes sembra invece uno degli uomini più in forma tra quelli a disposizione di Spalletti. De Rossi ha un’esperienza infinitamente superiore e garantisce più filtro davanti alla difesa; Paredes è in netta crescita e sta prendendo confidenza anche con il gol. In questa stagione ne ha segnati 3 (contro Palermo, Torino e Sassuolo), mentre De Rossi è a zero. Anche questo potrebbe essere un particolare importante in una gara dove la Roma è obbligata a segnare tanto.

Paredes, come tutti i giocatori, soprattutto quelli giovani, ha bisogno di continuità e di fiducia. Ha giocato da titolare le ultime tre di campionato – Palermo-Roma 0-3, Roma-Sassuolo 3-1 e Roma-Empoli 2-0), dando segnali incoraggianti. Basteranno a garantirgli una maglia anche per domani sera? Quello che è certo è che a centrocampo, dopo la squalifica scontata contro l’Empoli, rientrerà Kevin Strootman. L’olandese, nel derby di andata in campionato, sbloccò lo 0-0 recuperando il pallone in pressing su Wallace. Un esempio di quello che la Roma dovrà fare domani per ribaltare una situazione che sembra disperata: essere aggressiva ma senza lasciare troppi spazi alla Lazio. È quasi sicuro che Simone Inzaghi, come ha fatto nella sfida del 1 marzo, riproporrà la Lazio con la difesa a 3. E Spalletti? L’ipotesi più probabile è che scelga il «solito» 3-4-2-1, con Manolas-Fazio-Rudiger davanti a Alisson, Bruno Peres e Emerson Palmieri esterni di centrocampo, Salah e Nainggolan trequartisti dietro a Dzeko. Non è da escludere che, dovendo recuperare due gol, possa replicare il 3-3-3-1, stile Bielsa, che ha schierato contro l’Empoli. Unico cambio Emerson Palmieri per Mario Rui, con un ballottaggio tra Perotti e El Shaarawy per un posto nel tridente dietro a Dzeko. Attaccare senza scoprirsi, saper aspettare ma senza perdere tempo. La difficoltà è tutta qui.

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